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Tutti gli effetti dello shutdown sulla cyber security Usa

cyber, cybersecurity

La forza lavoro impegnata nella sicurezza informatica federale si vedrà fortemente ridotta se al Congresso non dovesse passare la proposta sul budget.

IL RISCHIO

Sono circa ottocento mila i lavoratori del governo federale colpiti dallo stop causato dallo shutdown americano. Tra le agenzie più colpite ci sarebbe il National Institute of Standards and Technology, che ha trattenuto circa l’85% del personale Secondo un documento di pianificazione del Dipartimento del commercio, sono solo 435 i dipendenti considerati “essenziali”. L’agenzia, incaricata di redigere le linee guida per le norme sulla sicurezza informatica del governo federale, aveva già previsto il potenziale shutdown con conseguente ricaduta sugli impiegati.

LA SITUAZIONE ATTUALE

Secondo i documenti citati, le riduzioni del personale, delle attività di analisi e delle operazioni del National Intelligence sono state ridotte drasticamente, con una riduzione che tocca il 60% della forza lavoro attiva (restano, infatti solo 345 dipendenti). La nuova Cybersecurity and Infrastructure Security Agency del Department of Homeland Security, creata lo scorso mese, risulta invece tra le agenzie più protette in caso di Shutdown del governo. Quest’ultima, secondo quanto rivelato da FifthDomain, avrebbe lasciato in licenza solo il 45% della sua forza lavoro, con 2.008 dipendenti esentati.

LA SICUREZZA NAZIONALE VA IN PAUSA

Oltre alla sicurezza informatica, anche la pubblica sicurezza sembra a rischio, con 41mila agenti federali di polizia, di correzione, funzionari delle carceri, agenti dell’Fbi, addetti al controllo droghe e agenti di pattugliamento delle frontiere costretti a restare a casa.

COSA ACCADRÀ

Uno shutdown che avviene durante un periodo particolarmente caotico nell’amministrazione Trump: tra le dimissioni del segretario alla Difesa Jim Mattis, l’annunciato ritiro delle truppe americane dalla Siria e la questione del mercato azionario in caduta libera. Nonostante il momento critico, Donald Trump non sembra voler cedere sulla questione del muro di confine, anche se questo dovesse significare prolungare una situazione di stallo che sta rischiando di diventare controproducente per la sicurezza americana.

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