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La vita dei migranti a bordo della Seawatch. Il video

I 49 migranti a bordo della Seawatch e della Sea Eye, bloccati da 18 giorni in mare in attesa di un porto in cui sbarcare, vivono in stato di emergenza. Su Twitter continua il tragico diario dalla nave delle ong, in cui si racconta che le condizioni del mare sono in peggioramento e le persone a bordo stremate, alcune hanno iniziato anche a rifiutare cibo.

La posizione del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, però non cambia. Ha insistito: “Ho 5 milioni di italiani poveri, quando avrò sfamato loro, penserò agli altri. Io la penso così”.

Sui migranti, ha ribadito durante una conferenza stampa: “Non tocca all’Italia aprire i porti. Quando le navi arrivavano in acque italiane il problema era nostro e ce ne siamo fatti carico noi, anche nelle ultime settimane, facendo sbarcare centinaia di persone. Io non capisco perché se ci sono 49 persone in acque maltesi su due navi tedesche e olandesi sia anche questo un problema italiano […] Possono farmi appelli tutti i volenterosi del mondo ma l’interesse per quelle donne e per quei bambini è chiudere i porti agli scafisti, e su questo non cambierò mai idea”.

Intanto, anche in Europa non si è ancora raggiunto un accordo per lo sbarco. A Bruxelles c’è attesa per il Consiglio dei ministri degli Affari generali dell’Unione europea. Diversi paesi come Germania, Francia, Olanda, Lussemburgo e Portogallo avrebbero dato la propria disponibilità ad accogliere i 49 migranti ma solo se Malta aprirà i suoi porti per lo sbarco.

Video: Askanews – riproduzione riservata

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