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Trump e la ricerca (disperata) di fondi per costruire il muro con il Messico

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Continua lo scontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e i democratici del Congresso. Alla terza settimana di chiusura parziale dell’amministrazione pubblica e della Casa Bianca, Trump ha azzardato il suggerimento sull’utilizzo di poteri di emergenza per costruire il muro nella frontiera con il Messico, anche senza l’approvazione dei legislatori.

Come argomento, ha sostenuto che nella zona limitrofa c’è una crisi molto grave e che l’unica soluzione sia la struttura divisoria. Secondo l’emittente televisiva Cnn, l’obiettivo del magnate è compiere quella che era la promessa centrale della sua campagna elettorale.

Trump non ha dichiarato l’emergenza nazionale, come si pensava, ma ha incentrato il discorso sulla crisi migratoria. “Questa è una crisi umanitaria – ha dichiarato – e una del cuore e dell’anima. Il mese scorso 30mila bambini sono stati portati illegalmente nel Paese. Un drammatico aumento perché sono usati come elementi dalle gang […] Tutti gli americani soffrono per colpa dell’immigrazione illegale senza controllo”.

Inoltre, il presidente statunitense ha detto che la crisi migratoria è critica per la sicurezza nella frontiera e il muro è quello che chiedono e necessitano gli agenti che lì operano: “Il muro nella frontiera si pagherebbe velocemente da solo. Il costo e le droghe illegali mobilitano circa 500 miliardi di dollari all’anno, molto più dei 5,7 miliardi che chiediamo al Congresso. Il muro si pagherà indirettamente con il grande accordo commerciale che abbiamo con il Messico”. Trump ha anche annunciato che il muro non sarebbe di acciaio e non più di cemento, come era stato previsto inizialmente.

Secondo lui, la situazione è bloccata “e il governo è chiuso per una sola ragione: i democratici non vogliono finanziare la sicurezza della frontiera. Ma l’unica soluzione è che i democratici approvino una legge di spesa per difendere le nostre frontiere e riaprire il governo. Questa situazione potrebbe risolversi in una riunione di 45 minuti”.

È molto difficile sapere quanto costa agli Usa l’arrivo di immigrati senza documenti. Un report del 2017 sostiene che contribuiscono fiscalmente in maniera significativa. Nel 2018, il think tank Cato Institute, dai dati delle condanne penali del Dipartimento di Sicurezza Pubblica del Texas si evidenza come gli immigranti – legali e illegali – sono meno propensi degli americani a compiere reati.

Trump ha detto anche che “quest’anno moriranno più americani per colpa delle droghe rispetto a quelli che sono morti nella guerra in Vietnam”. La Cnn ha precisato che nella guerra in Vietnam sono morti 58.220 americani e nel 2017 il Centro per il controllo e la prevenzione di malattie ha registrato 70.327 morti per overdose di droga negli Usa.

Il senatore Chuck Schumer, leader della minoranza, ha detto che la soluzione è ovvia: Trump deve separare la chiusura del governo al tema della sicurezza nella frontiera. “Noi non governiamo per una arrabbiatura”, ha aggiunto. Per il presidente della Camera di rappresentanti, Nancy Pelosi, “c’è una legislazione bipartisan, sostenuta da democratici e repubblicani, per riaprire il governo e permettere che continui il dibattito sulla sicurezza nella frontiera. Non ci sono scuse per ferire milioni di americani a causa di una differenza politica”.

Potrà Trump usare i poteri di emergenza per costruire il muro? Secondo il New York Times è probabile. Elizabeth Goitein, coordinatrice del Centro Brennan e co-direttore del Programma di Libertà e Sicurezza Nazionale, ha spiegato che il governo di Trump potrebbe indicare due leggi e permettere ai funzionari di procedere con la costruzione del muro senza l’autorizzazione del Congresso. Una di queste normative dà facoltà al segretario dell’esercito sui progetti di opera civile durante una situazione di emergenza, “opere civili autorizzare, costruzioni militari e progetti essenziali per la difesa nazionale”. L’altra legge permette al segretario della Difesa, in uno stato di emergenza, di cominciare progetti militari di costruzione “che in un’altra maniera non sono autorizzati, ma che si rendono necessari per supportare le forze armate”.

William C. Banks, professore di Diritto all’Università di Syracuse, e autore del libro “National Security Law and the Power of the Purse”, crede che sia possibile che il presidente Trump dichiari lo stato di emergenza nazionale per esigere i fondi e costruire il muro. La vicenda è appena iniziata. Giovedì è prevista una visita del presidente nella città McAllen, Texas, al confine con il Messico.

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