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Chi c’era e cosa si è detto all’incontro della delegazione di Guaidó al Viminale e in Vaticano

Com’era previsto, il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha ricevuto la delegazione del governo ad interim del Venezuela, a seguito della missiva inviata pochi giorni fa al governo italiano da Juan Guaidó.

Sono stati ricevuti al Viminale, Francisco Jose Sucre Giffuni, presidente della commissione affari esteri dell’Assemblea nazionale venezuelana (qui l’intervista rilasciata a Formiche.net ieri); Antonio Ledezma, sindaco metropolitano di Caracas e Rodrigo Diamanti, rappresentante europeo del Venezuela per gli Aiuti Umanitari (qui la conversazione pubblicata sabato su Formiche.net).

“Abbiamo spiegato in maniera dettagliata la crisi umanitaria che colpisce le famiglie di origine italiana: carenza di cibo e medicine, boom della criminalità”, ha raccontato  Ledezma.

Durante l’incontro, Guaidó e Salvini hanno parlato al telefono. Il vicepremier ha confermato la dura presa di posizione nei confronti del regime di Nicolás Maduro e “il pieno sostegno al percorso costituzionale per arrivare al più presto ad elezioni libere”. Salvini ha anche assicurato “la massima attenzione affinché venga salvaguardata l’incolumità di Guaidó e della sua famiglia in questa fase di delicata transizione per il paese sudamericano”.

La delegazione venezuelana si è detta riconoscente al ministro dell’Interno per la vicinanza e solidarietà dimostrate e l’attenzione per risolvere l’attuale crisi umanitaria che sta colpendo tutti i venezuelani e più di 100mila italiani che vivono in Venezuela”.

In una conferenza stampa la mattina di lunedì, Salvini ha anticipato che domani il ministro per gli Affari esteri sarà in Parlamento e porterà la posizione del governo. “Io sto facendo il mio nei miei ambiti – ha aggiunto -. L’obiettivo è avere elezioni libere, democratiche, trasparenti e pacifiche il prima possibile. Poi, non sono io a decidere chi fa il presidente del Venezuela, ma ritengo mio dovere incontrare una delegazione del Parlamento venezuelano che è l’unico organismo legittimamente in carica in questo momento, visto che il presunto presidente Maduro non è presidente per la comunità internazionale”.

Dopo l’incontro con Salvini, la delegazione ha in programma un incontro con il ministro per gli Affari esteri, Enzo Moavero Milanesi, alla Farnesina.

“Siamo fiduciosi che l’Italia non ci lascerà soli in questo momento di difficoltà”, aveva dichiarato l’ex sindaco di Caracas, Antonio Ledezma, prima di partire per Roma al quotidiano venezuelano El Nacional.

In un video postato su Twitter, Ledezma ha spiegato che oggi l’agenda della delegazione è fitta di lavoro, con “incontri con i rappresentanti delle istituzioni più importanti, alla ricerca dell’appoggio per il nostro presidente legittimo Juan Guaido”.

Anche le porte della Santa Sede sono state aperte alla delegazione inviata a Roma dal presidente venezuelano ad interim, Juan Guaidó. Secondo l’Agenzia giornalistica italiana, i rappresentanti del governo di transizione sono stati accolti in Vaticano.

“Una delegazione venezuelana è stata ricevuta oggi in Segreteria di Stato – ha dichiarato il direttore ad interim della sala stampa del Vaticano, Alessandro Gisotti -. È stata ribadita la vicinanza del Santo Padre e della Santa Sede al popolo venezuelano, principalmente a quelli che soffrono”. Il rappresentante della Chiesa ha sottolineato la profonda preoccupazione di Papa Francesco per l’urgenza di trovare “una soluzione giusta e pacifica per poter superare la crisi, nel rispetto dei diritti umani e cercando il bene di tutti gli abitanti del Paese, evitando uno spargimento di sangue”.

Resta ancora aperta la possibilità di un incontro con il premier Giuseppe Conte. Ermetismo totale invece nel Movimento 5 Stelle, che continua a sostenere la neutralità del partito rispetto alla crisi del Venezuela.

Foto: Twitter Antonio Ledezma

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