Non è un voto qualunque, quello che si sta tenendo in queste ore sulla piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle, ma una consultazione nazionale con un valore politico intrinseco che avrà ripercussioni sia sugli equilibri di governo che sulle dinamiche interne al Movimento 5 Stelle. La votazione riguarda il voto sull’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, per il caso dei migranti della nave Diciotti, su cui si pronuncerà, domani, la giunta per le autorizzazioni del Senato. Entrambi i vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, hanno sottolineato in queste ore che non ci saranno ripercussioni sulla tenuta del governo, ma la consultazione online della base dei 5 Stelle ha riaperto un’altra ferita non ancora cicatrizzata per la forza guidata da Di Maio: i problemi di sicurezza della piattaforma online Rousseau, più volte “bucata” nel corso degli ultimi anni da hacker più o meno etici.
La votazione sulla questione Salvini/Diciotti è stata annuncia sul Blog delle Stelle nel fine settimana e si sarebbe dovuta tenere, inizialmente, dalle 10 alle 19 del 18 febbraio (oggi), salvo poi essere posticipata alle 11 per chiudersi alle 21.30 “considerata l’alta partecipazione” al voto registrata in queste ore, si legge ancora sul sito del Movimento. Secondo il debunker – ed ex dipendente della Casaleggio e Associati – David Puente, le operazioni di voto per quanto lente riescono ad andare a buon fine (qui il suo articolo con tutti gli aggiornamenti, qui il thread su twitter).
Domenica sera, inoltre, si è fatto nuovamente vivo su twitter il black hat @r0gue_0, l’hacker che più volte è riuscito a “bucare” la piattaforma del Movimento 5 Stelle, trafugando dati e rendendoli pubblici. “#LOL , a ridaje. Nessun allarmismo cari amici di #Rousseau! Mandar a processo il povero Cristo @evaristegal0is è stato facile, ripetervi per il #Capitano della Marina di Sua Maestà de Sticazzi non sarà quindi così complicato. Venghino signori venghino, votate! #pisQAnon Never Die”, ha scritto sul suo profilo twitter, aggiornando il suo stato altre due volte nel corse della giornata, senza però rivelare nuove intrusioni nella piattaforma.
Era il tre agosto del 2017 quando r0gue_0 twittava per la prima volta segnalando ai profili di Repubblica, La Stampa, Casaleggio Associati, Movimento 5 Stelle e Giornalettismo di aver bucato la piattaforma Rousseau ed esfiltrato una serie di dati degli utenti registrati, linkando poi al database delle informazioni trafugate. A seguito della sua intrusione la Casaleggio e Associati si mosse da una parte denunciando un altro utente, evaristegal0is, su cui al momento pende un procedimento giudiziario e che, secondo la sua versione, aveva segnalato delle falle nel sistema alla stessa Casaleggio e Associati così che si potessero correggere. Ma Casaleggio, dopo l’attacco di r0gue_0 si trovò a far fronte anche a un provvedimento del Garante della Privacy in cui si rilevavano seri problemi per la sicurezza dei dati personali degli utenti di Rousseau, non tutelati adeguatamente dai gestori del sito.
Al momento non è chiaro se la piattaforma si sia conformata a tutti gli standard di sicurezza richiesti dal Garante, né se sia in corso un attacco ai danni degli utenti per mano di r0gue_0, che ha solo pubblicato qualche messaggio ironico.