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Vodafone, Open Fiber e dividendo. La linea Gubitosi in Tim

Il giorno dopo l’approvazione del piano industriale di Tim (qui l’articolo di ieri con tutti i dettagli), per il ceo Luigi Gubitosi è arrivato il momento di fornire qualche dettaglio in più circa il futuro dell’ex monopolista. La questione principale riguarda la rete, che Tim deve ancora decidere se condividere o meno con la società pubblica, Open Fiber. Il piano Tim lascia aperta ogni possibilità, fusione o tenuta dell’infrastruttura al 100%.

Un concetto ribadito dallo stesso numero uno di Tim, oggi nel corso dell’incontro con gli analisti. “Lavoriamo su 50 sfumature di rete: i vantaggi da una fusione della rete con Open Fiber sarebbero per “per tutti gli stakeholder e per tutto il il Paese. Per questo abbiamo avvicinato Open Fiber che è stata subito disponibile nei nostri confronti e abbiamo fatto partire il dialogo per tutte le opzioni. Lavoriamo su 50 sfumature di rete, per così dire. Speriamo di arrivare a un valore molto significativo perchè potremo creare qualcosa di molto forte se fosse possibile creare un business unitario”.

Gubitosi ha poi indicato quella che è la missione finale della sua azione ai vertici di Tim: la remunerazione degli azionisti. “Obiettivo finale di Tim è quello di tornare a pagare il dividendo come è normale che sia per una società matura”, ha spiegato l’ex commissario Alitalia. “Come ho detto al Financial Times Telecom deve tornare ad essere una società normale dove il ceo completa mandato e poi la società torna a pagare il dividendo agli azionisti. Intendevo dire che penso sia normale che una società paghi dividendi gli azionisti e questo sarà il nostro obiettivo. Non certo considerando l’organico che riusciremo a raggiungere investment grade che ci farebbe stare tranquilli quindi non credo riusciremo a pagare i dividendi subito, ma ci interessa moltissimo, è l’obiettivo finale di ricominciare a distribuire dividendi per soddisfare nostri azionisti”.

Un’altra partita è quella con Vodafone, il competitor con cui Tim avvierà una collaborazione nei prossimi mesi. “L’accordo con Vodafone”, ha spiegato Gubitosi, “permetterà un risparmio sugli investimenti per il 5G tra il 20 e il 30%: ci sarà una riduzione considerevole degli investimenti, investimenti che prima erano individuali ora saranno fatti insieme. È un accordo significativo sotto tutti i punti di vista”, ha aggiunto Gubitosi. L’ultimo target di Tim è il progressivo taglio dei costi del gruppo. “La riduzione dei costi sarà di circa 400 milioni. La base di costi su cui si può lavorare, infatti è di poco più di 5 miliardi e il piano prevede una riduzione dell’8% di questa cifra”. Come ha chiarito il cfo, Piergiorgio Peluso, in conference call, tale riduzione interesserà settori come “le aree del canale vendite con razionalizzazione dei negozi, delle aree dei negozi, la parte che si occupa del caring per i clienti visto che stiamo cercando di automatizzarci sempre di più”.

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