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Dopo l’Hub Nato sbarca a Napoli anche l’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo. Focus su migranti

Dopo l’Hub Nato sorto a Napoli nei mesi scorsi, nel capoluogo partenopeo aprirà, il prossimo autunno, una nuova sede dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo. L’organismo internazionale avrà un edificio messo a disposizione dalla Regione Campania. “Dobbiamo rafforzare il ruolo e la centralità di Napoli e della Campania nel Mediterraneo – ha detto ieri alla presentazione il governatore Vincenzo De Luca – un’area al centro di grandi cambiamenti socio-economici e geopolitici”. A Fuorigrotta saranno ospitati i parlamentari dei 30 Paesi del Mediterraneo con un focus specialmente incentrato su immigrazione, sicurezza, scambi economici. Una sede permanente che conferma la vocazione della città partenopea ad essere un punto di riferimento anche sul fronte globale.

LA STRUTTURA

L’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo (Apm) è un’organizzazione internazionale istituita nel 2005, il risultato di quindici anni di cooperazione tra gli Stati della regione Euro-Mediterranea. L’Onu ha attribuito a questo organismo lo status di Osservatore Permanente dal 2009. Il suo obiettivo principale è la cooperazione politica, economica e sociale tra i suoi Stati membri, quale base per trovare soluzioni comuni alle sfide che attendono i Paesi aderenti. L’operato dell’Apm si basa sulle attività di tre Commissioni Permanenti, potendo però istituire gruppi di lavoro per affrontare temi di particolare attualità. Medio Oriente, migrazioni, commercio, terrorismo, cambiamenti climatici sono tra gli argomenti maggiormente sensibili all’attività dell’organismo.

La nuova sede è in attesa dalla Farnesina dello status diplomatico richiesto. Il segretario generale dell’Assemblea, Sergio Piazzi, ha spiegato l’importanza di questa operazione. “La piattaforma di coordinamento – ha detto il segretario – interagirà con le università, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, ma sarà anche partner operativo del Consiglio di sicurezza dell’Onu e del direttorato contro il terrorismo”. Avviate intese con l’università salernitana di Fisciano per un programma di scambio culturale tra gli studenti dei vari Paesi, ma sono allo studio partnership con l’Unione industriali, Camera di Commercio e altri partner economici per favorire lo scambio di informazioni e possibilità di sviluppo e investimento. Soprattutto gli uffici napoletani saranno un naturale interlocutore per gli analisti che lavorano nell’Hub Nato di Lago Patria dove – in concorso con autorità e organizzazioni civili – l’Alleanza Atlantica studia già da alcuni mesi le risposte da offrire contro migrazione, terrorismo e le minacce provenienti dai cambiamenti climatici.

I Paesi aderenti all’Assemblea sono: Albania, Algeria, Andorra, Bosnia, Croazia, Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia, Giordania, Libano, Libia, Malta, Marocco, Mauritania, Monaco, Montenegro, Palestina, Portogallo, Romania, San Marino, Serbia, Siria, Slovenia, Macedonia, Tunisia e Turchia.


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