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Leonardo, sprint dell’utile nel 2018

Sprint degli utili di Leonardo nel 2018. L’ex Finmeccanica ha presentato questo pomeriggio i conti dello scorso anno, che il gruppo di Piazza Montegrappa ha chiuso con un utile netto pari a 510 milioni di euro, in crescita dell’83% (279 milioni al 31 dicembre 2017). Risultati superiori alla guidance, sia sul fronte degli ordini sia dei ricavi. Questi ultimi sono risultati pari a 12,2 miliardi di euro (+5% sul 2017) mentre gli ordini si sono attestati a quota 15,1 miliardi, registrando un incremento pari a circa il 30% principalmente dovuto all’acquisizione del contratto Nh90 Qatar per 3 miliardi.

Sulla base di questi numeri, il board ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,14 euro per azione a valere sull’utile dell’esercizio 2018, al lordo delle eventuali ritenute di legge. E se il 2018 si è chiuso decisamente bene per il gruppo aerospaziale guidato da Alessandro Profumo, anche il 2019 dovrebbe garantire importanti risultati. La guidance per l’anno in corso è infatti all’insegna della crescita. L’andamento atteso per il 2019 conferma infatti il trend 2018 con un aumento dei ricavi (attesi tra 12,5 e 13 miliardi) e della redditività (con un Ebitda tra 1,175 1,225 miliardi), confermando il percorso di “crescita sostenibile” tracciato dal piano che porta la firma dello stesso Profumo. Di più. Nell’outlook per il 2019 la società conferma un’ulteriore incremento degli ordini, che dovrebbero attestarsi tra 12,5 e 13,5 miliardi.

Soddisfatto il ceo Profumo, per il quale “il 2018 ha rappresentato un importante passo in avanti nell’esecuzione del piano industriale: abbiamo intrapreso le azioni necessarie e mantenuto le promesse, abbiamo raggiunto i target e superato la guidance. Nei prossimi anni vogliamo accelerare ulteriormente il percorso avviato per la crescita sostenibile”. Inoltre, “continuiamo ad essere fiduciosi sul raggiungimento di tutti gli obiettivi del piano industriale: crescita della top line insieme al rigoroso controllo dei costi, per una redditività di gruppo a doppia cifra ed una importante generazione di cassa dal 2020”.

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