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Una soluzione per la crisi in Venezuela, l’Ue discute con la Cina e Trump con i Caraibi

Mentre gli Stati Uniti e la Russia si sedevano ad un tavolo a Roma per discutere sulla crisi del Venezuela, a Bruxelles i ministri degli Affari esteri dell’Unione europea avrebbero incontrato rappresentanti diplomatici della Cina per affrontare lo stesso argomento. “Mentre la Russia incontra gli Usa a Roma per parlare della situazione del Venezuela; la Cina fa lo stesso con l’Unione europea a Bruxelles”, ha scritto la giornalista venezuelana, Giovanna De Michele, editorialista del sito Hispano Post e docente all’Università Central del Venezuela.

L’agenda del Consiglio di ministri prevedeva un dibattito sulle nuove sfide nel rapporto con Pechino, dal momento che l’Unione europea sta chiedendo più reciprocità al socio strategico.

I ministri europei hanno discusso su come approfondire la relazione con la Cina in aree come il multilateralismo, il cambiamento climatico, la sicurezza regionale e la stabilità della pace. Un altro argomento discusso con il governo di Pechino, secondo fonti di Bruxelles alle agenzie stampa, riguarda il rispetto della legge internazionale, la cyber security e i messaggi che l’Unione europea ha inviato alla Cina sui diritti umani. Ed è forse qui che l’argomento venezuelano ha un punto di contatto con la Cina, uno dei principali sostenitori del regime di Nicolás Maduro.

Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha informato anche degli sforzi europei per dare una risposta alla crisi del Venezuela. L’Unione europea ha promosso un gruppo di contatto internazionale con Paesi europei e latinoamericani. La seconda riunione del gruppo si terrà il 28 marzo a Quito, Ecuador. L’obiettivo resta creare le condizioni in Venezuela per convocare nuove elezioni presidenziali democratiche e giuste e fare entrare gli aiuti umanitari.

“Mi riferiscono al lavoro del Gruppo di Contatto – ha scritto Mogherini su Twitter – come l’unico che vale la pena considerare. […] L’unica iniziativa politica esistente che ha accesso a tutti gli attori del Venezuela”. Una missione tecnica del gruppo ha incontrato il ministro degli Affari esteri di Maduro, Jorge Arreaza, e membri dell’opposizione e della società civile in Venezuela il 21 e il 22 febbraio.

Intanto, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, avanza nell’impegno per la causa venezuelana. Venerdì 22 riceverà nella sua casa a Mar-a-Lago, Florida, i leader di cinque Paesi caraibici per discutere, tra altri temi, della situazione del Venezuela.

La Casa Bianca ha informato che Trump incontrerà i leader di Bahamas, Santa Lucia, Jamaica, Haiti y Repubblica Dominicana e utilizzerà questa “riunione come un’opportunità per ringraziare questi paesi per l’appoggio alla pace e la democrazia in Venezuela”.

Una posizione per nulla scontata; in questi Paesi per più di 10 anni si è beneficiato dei sussidi del petrolio venezuelano concesso dal presidente Hugo Chávez e dopo da Nicolás Maduro attraverso Petrocaribe.


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