Il contatto c’è stato e ha prodotto un altro frutto dopo Cosco al Pireo e dopo il probabile sblocco del masterplan cinese al centro dell’Egeo. Huawei potrebbe aprire un centro di ricerca e sviluppo in Grecia. È uno degli elementi più interessanti per la politica mediterranea giunto durante il meeting di Pechino Belt and Road dove il premier ellenico Alexis Tsipras ha incassato anche un endorsement dalla stampa locale solitamente avara di complimenti.
BELT & ROAD
Cavallo di Troia della Cina nel Mediterraneo o nuova piattaforma per la Via della Seta da imitare e corroborare? Il ruolo della Grecia nello scacchiere commerciale ed energetico europeo è a metà strada tra queste due tesi, contrapposte e che si autoalimentano. Il vertice di Pechino, in occasione del quale il Presidente russo Vladimir Putin dopo Xi ha incontrato in un vis-à-vis i leader di Azerbaijan, Serbia, Egitto, Cipro, Grecia e Myanmar, ha rappresentato una sorta di nuovo battesimo asiatico per il premier ellenico Alexis Tsipras. Non solo perché sul tavolo ci sono due nuovi grandi progetti che si intrecciano sull’asse Cina-Mediterraneo, ma perché la stampa locale, e quindi il governo, lo pesano come “un modello per i paesi europei in termini di cooperazione”, come ha scritto il China Daily.
La visita del premier greco in Cina, che termina con il suo discorso alla prima tavola rotonda dei leader su “Migliorare la connettività per trovare nuovi sviluppi”, ha dunque prodotto due altri affari. Il raddoppio dei moli crociera al Pireo, tanto caro alla Cina, che inizialmente era stato stoppato per non innervosire gli Usa, accanto ad una nuova espansione per hotel e terminal in grado di accogliere il flusso di turisti cinesi, che Pechino conta di portare ad un milione entro un lustro (nel 2018 sono stati 100mila).
Tutto questo grazie al contributo di Fosun il più grande private equity cinese che investe in Europa, già coinvolto proprio nella privatizzazione dell’ex aeroporto Ellenikon e presente nell’agenzia Thomas Cook oltre che proprietario del Club Med. E quello legato alla rete 5G, con la nuova roccaforte Huawei posizionata in Grecia che vuole essere il braccio operativo di Pechino nel mare nostrum.
QUI PECHINO
Sarà per la volontà di sottolineare la bontà dell’investimento fatto da Cosco o per la più ampia strategia comunicativa che è alla base di questo meeting, che le parole del presidente cinese Xi hanno fatto il giro del mondo e si sono incanalate verso una certificazione di alleanze e strategie.
Nel bilaterale con il primo ministro greco, Xi Jinping ha detto che la Grecia è un modello per la sua capacità di costruire insieme alla Cina la “Via della seta”. Per cui la Cina rafforzerà l’allineamento tra gli obiettivi della nuova “Via della Seta” e la strategia greca di diventare un hub globale, mettendo l’accento sul ruolo cruciale di Atene all’interno dell’Ue da un lato per promuovere le relazioni euro-cinesi e dall’altro per favorire lo sradicamento della cosiddetta China-fobia.
Secondo Tsipras, il Forum è stato un passo positivo perché ha introdotto nuovi fattori nel contesto in cui l’Ue dovrebbe muoversi, ovvero senza un grande surplus commerciale e a favore dello sviluppo sostenibile. Un passaggio in cui si può osservare una stoccata a Berlino e un ammiccamento al tema green molto sentito in tutti i paesi come dimostra l’exploit elettorale proprio dei Verdi in Germania.
LE POSSIBILI REAZIONI DEGLI USA
È chiaro che se il dialogo Huawei-Tsipras dovesse portare nel breve periodo alla realizzazione della nuova base in Grecia, saranno da valutare le reazioni americane. Gli Usa in Grecia hanno una rinnovata rete, non solo diplomatica, ma anche militare, di appoggi, di relazioni e di infrastrutture. Grazie all’arrivo dell’ambasciatore Jeoffrey Pyatt, in precedenza di stanza a Kiev e molto esperto di cose energetiche, Washington ha inteso collocare Atene come il suo nuovo riferimento logistico nel Mediterraneo orientale e a cavallo tra Medio Oriente e Balcani. Dalla Grecia transita il gasdotto Tap e passerà l’Eastmed che coinvolgerà interessi, alleanze e partnership nel medio-lungo periodo tra Israele, Egitto, Cipro e gli stessi Usa. Il Pentagono, dopo il parziale disimpegno dalla base turca di Incirlik, ha individuato in Grecia tre basi per le sue attività di analisi e pattugliamento.
Inoltre il colosso Tesla è presente nel paese dal 2017, con un grande laboratorio Lefkippos all’interno del Demokritos Technological Park dell’Attica. Si tratta di un avanzatissimo Centro di Ricerca e Sviluppo che ha testato in laboratorio lo sfruttamento dell’energia eolica e solare, guidato dal Stephan Werkman, CFO di Tesla Europe, e da Konstantinos Laskaris a capo del team scientifico.
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