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Premio Guido Carli. Luca Maestri, Piero Angela e Remo Ruffini tra le personalità premiate per la decima edizione

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Il numero due di Apple Luca Maestri, il più popolare divulgatore scientifico della tv italiana, Piero Angela, e il numero uno di Moncler, Remo Ruffini, sono i primi tre nomi, adesso ufficiali, che compongono la rosa delle undici personalità che saranno premiate in occasione della decima edizione del Premio Guido Carli.

Mancano pochi giorni alla cerimonia che si terrà il 10 maggio per la prima volta nell’aula del Senato, dove l’ex governatore ed ex ministro del Tesoro è stato parlamentare per due legislature. Padrona di casa, assieme alla presidente della Fondazione Guido Carli, Romana Liuzzo, la presidente di Palazzo Madama, Elisabetta Alberti Casellati. Una settimana prima, il 3 maggio, la presidente della Fondazione e nipote dell’economista sarà ricevuta in udienza privata da Papa Francesco assieme ad alcuni membri della giuria del Premio.

L’Oscar, realizzato dal Poligrafico e Zecca dello Stato, sarà conferito questa volta non solo a esponenti del mondo dell’imprenditoria e dell’economia, come nelle precedenti edizioni, ma anche della cultura, distinte per l’impegno sociale e civile, dentro e fuori dai confini nazionali. Tra i premiati, dunque, Luca Maestri, vice presidente e direttore finanziario della Apple. Considerato uno dei grandi manager italiani di maggior successo all’estero. Ex studente della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli che già nel 2016 lo ha proclamato “Alumnus dell’anno”. E ancora, Piero Angela, da mezzo secolo il giornalista e divulgatore scientifico più conosciuto e apprezzato dagli italiani, capace di raccontare nei suoi 40 libri e soprattutto nei format televisivi di grande successo come “Quark” i segreti delle galassie come quelli del corpo umano. Remo Ruffini è invece l’imprenditore che ha rilevato nel 2003 il marchio Moncler portandolo al successo planetario degli ultimi anni e al miliardo di euro di ricavi, regalando al brand una eleganza ed esclusività mai conosciute prima.

Cresce intanto l’attesa per l’evento al Senato ma anche per il successivo dinner in onore dei premiati che si terrà a Villa Blanc, sede della Luiss Business School. Sono 160 gli invitati, provenienti da tutto il mondo, a fronte di ben 787 richieste, per un’edizione che più delle altre ha un profilo istituzionale: lo conferma tra l’altro la tappa di avvicinamento alla cerimonia, l’udienza concessa il 28 marzo dal Presidente Sergio Mattarella al Quirinale alla presidente della Fondazione, Romana Liuzzo. Profilo che sarà anche internazionale. Da Washington è attesa Ornella Barra, co-chief operating officer di Walgreens Boots Alliance, da Londra il finanziere Andrea Bonomi, tra gli altri.

A premiare i talenti italiani, la giuria che si insedierà ai banchi del governo di Palazzo Madama, in una edizione fortemente segnata dalla presenza femminile. Merito non solo della presidente della Fondazione e di quella del Senato, ma anche dei profili di alcune delle donne premiate. La giuria è composta tra gli altri dal presidente Gianni Letta, dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, dal presidente di Rcs Mediagroup Urbano Cairo, dal presidente del Coni Giovanni Malagò.

Il parterre sarà come di consueto trasversale. Dagli imprenditori Piero Antinori, Andrea Illy e Pina Amarelli, a big della moda come Lavinia Biagiotti e Raffaella Curiel, fino ai politici politici Mara Carfagna e Maria Elena Boschi e agli ambasciatori Pasquale Terracciano e Pietro Sebastiani. Ancora, i vertici di La7, Rai e Mediaset, rispettivamente Urbano Cairo con l’ad Marco Ghigliani, Fabrizio Salini e Fedele Confalonieri.

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