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In Italia non comanda Salvini, sa solo comunicare bene. La versione spagnola di Conte

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Il rapporto con uno dei vice premier e il suo con il futuro della propria carriera politica, elezioni europee e guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, in un’intervista al quotidiano spagnolo El Pais ha tracciato il percorso del proprio governo, analizzando mosse presenti e future. A partire proprio dal ministro dell’Interno: “Matteo Salvini è un compagno di viaggio con il quale mi confronto molto serenamente”, ha spiegato Conte, ma “se da fuori o all’estero richiamano di più l’attenzione le dichiarazioni o l’immagine di Salvini, che ha una grande capacità di comunicazione, e si crede che nel governo comandi lui, è una vostra illusione ottica”, ha puntualizzato.

Insomma, il parere di Conte è che “bisogna tener conto del fatto che negli ultimi mesi siamo sempre stati in campagna elettorale. E ora, in vista delle Europee, è evidente che due forze politiche che non si presentano in coalizione e si sfidano, possano avere momenti di tensione. Cercano di aumentare il proprio consenso e così si scatenano le polemiche”. Ma rassicura: “Dopo il 26, il clima cambierà e potremo concentrarci sulle attività del governo”. Il premier, poi, punzecchiato sulle prospettive future ha voluto ribadire il concetto che aveva già espresso a fine marzo, nel corso della sua visita al Cnr di Lecce: “Io candidato? La mia esperienza politica termina con questa legislatura”.

Dalle beghe interne all’esecutivo ai problemi dell’economia nostrana che, secondo Conte “risente molto della guerra dei dazi fra Stati Uniti e Cina in quanto, insieme alla Germania, è molto esposta, soprattutto per quanto riguarda il settore automobilistico”. La soluzione, secondo il premier “sarebbe mettere fine a questa guerra”, anche se è indubbio che “le recenti dichiarazioni americane non invitano all’ottimismo”. E ancora, in risposta al giornalista spagnolo che gli chiedeva come le tensioni internazionali si riflettessero all’interno del governo, Conte ha aggiunto: “Stiamo adottando diverse precauzioni, ad esempio l’aumento delle relazioni commerciali con la Cina per migliorare le esportazioni”. E ha continuato: “Da qui la nostra adesione alla Nuova Via della Seta per avere migliori condizioni di accesso al mercato cinese”.

Per quanto riguarda le polemiche scaturite proprio sull’accordo con Pechino, il presidente del Consiglio ha evidenziato l’azione trasparente dell’Italia. “Grazie a noi, la Cina ha accettato di sottoscrivere l’agenda del 2030, i principi di reciprocità, la trasparenza, la sostenibilità finanziaria (…) E l’Italia non è stato il primo Paese ad aderire al suo progetto, siamo in 14 ad aver firmato il memorandum. Chi ci critica lo fa in modo infondato”.

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