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Fake news e propaganda online. Le reti di estrema destra e anti Ue nel report di Avaaz

Di Federica De Vincentis

A pochi giorni dalle elezioni europee, un nuovo report di Avaaz, una Ong che si occupa di campagne sociali e che sta conducendo una campagna a livello europeo per combattere la diffusione della disinformazione in vista del rinnovo del Parlamento di Strasburgo, fa il punto sulle fake news e sulla propaganda online rilevata sui social network.

IL REPORT

Nell’indagine, intitolata “Le reti dell’inganno dell’estrema destra”, Avaaz evidenzia che sarebbero oltre 500 i gruppi e le pagine sospette su Facebook individuate in Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Polonia e Spagna. Seguite “da quasi 32 milioni di persone, avrebbero generato solo negli ultimi tre mesi oltre 67 milioni di ‘interazioni’ (commenti, like, condivisioni)”.
I gruppi e le pagine in questione – scoperti dal gruppo che li ha poi segnalati al colosso Usa – sarebbero stati usati da gruppi di estrema destra e anti-europeisti per diffondere notizie false e incitare all’odio.

LA COLLABORAZIONE DI MENLO PARK

Non è tardata la risposta di Facebook. Menlo Park – che ha anche adottato volontariamente il codice di condotta Ue per il contrasto alla disinformazione in vista delle elezioni europee e ha aperto una ‘war room’ a Dublino sul modello di quella istituita negli Usa durante le passate midterm – ha già chiuso, ha precisato Avaaz, “77 di queste pagine e gruppi, pari a circa il 20% di tutte le interazioni” e ha fermato “account con circa 6 milioni di follower”.

I NUMERI

Elevato il traffico che vi sarebbe transitato. Le pagine rimosse, spiega il report, “hanno avuto quasi tre volte più follower (5,9 milioni) delle pagine dei principali partiti europei di estrema destra e anti-europeisti, quali Lega, AfD, Vox, Brexit Party, Rassemblement National e PiS, pari a due milioni”.

LE PAGINE ITALIANE

Anche l’Italia sarebbe stata toccata dal fenomeno. Secondo Avaaz sarebbero “14 le reti scoperte”, la maggior parte delle quali “a sostegno di Lega e M5S”. Nella Penisola, aveva già annunciato la Ong nelle scorse settimane, a seguito di questa indagine il colosso di Menlo Park “ha chiuso 23 pagine con oltre 2,46 milioni di follower”, che condividevano informazioni false e contenuti divisivi contro i migranti, antivaccini e antisemiti.

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