È restitution day per il Movimento 5 Stelle. Sulla piattaforma Rousseau, dalle 10 alle 19, gli iscritti al Movimento potranno scegliere a chi devolvere i fondi derivanti dal taglio degli stipendi dei parlamentari. La scelta è su tre destinazioni: un fondo per la povertà educativa infantile, un fondo per il diritto al lavoro dei disabili e un fondo contro la violenza sulle donne. Le votazioni su Rousseau, dopo il picco di votanti sull’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini sul caso Diciotti, hanno visto una flessione, fino a raggiungere la cifra di 14 mila voti circa sulle priorità del programma europeo pentastellato.
LA SCELTA DEL VOTO SU ROUSSEAU
La pratica di destinare una parte del proprio stipendio a fondi di varia natura viene portata avanti dagli eletti del Movimento 5 Stelle a livello nazionale, regionale ed europeo, ma in passato non era mai stato chiesto agli iscritti al Movimento di scegliere che destinazione dare ai fondi raccolti. “Le restituzioni dei portavoce vengono raccolte mese dopo mese su un conto dedicato, monitorabili in assoluta trasparenza su www.tirendiconto.it, questo metodo ci consentirà di finanziare nei prossimi anni diverse iniziative di natura sia politica che economica a favore della collettività, coinvolgendo di volta in volta gli iscritti nella scelta delle destinazioni tramite il voto su Rousseau”, si legge sul Blog delle Stelle.
LE ULTIME VOTAZIONI SU ROUSSEAU
Le votazioni sulla piattaforma Rousseau sono state molteplici: dalla scelta dei candidati per le prossime elezioni europee al voto sul programma sempre per le europee (o meglio, le priorità di un programma già scritto) e malgrado una bacino di iscritti di circa 100mila utenti (Casaleggio docet), non si è mai avuta una partecipazione totale degli iscritti al voto. Il record di partecipanti al voto è stato registrato lo scorso febbraio, quando gli utenti si sono dovuti pronunciare sull’autorizzazione a procedere per Matteo Salvini a seguito del caso Diciotti e a partecipare erano stati 52.417 iscritti. Una buona partecipazione aveva registrato anche il voto sul contratto di governo del maggio scorso, con la partecipazione di oltre 44mila iscritti. Sebbene il tema sia certamente meno rilevante – e meno spinto sui social del Movimento – l’ultima votazione sulla piattaforma dello scorso 29 aprile sulle priorità del programma europeo per gli eletti del Movimento a Bruxelles, a partecipare sono stati poco più di 14mila utenti registrati.
CONDIVISIONE SUI SOCIAL
La votazione, che si chiude alle 19, è stata segnalata agli utenti iscritti sia attraverso il tradizionale messaggio via mail, che attraverso i social del Movimento 5 Stelle. Che ci sia un legame diretto non è possibile affermarlo, ma che non sia di estremo interesse per M5S pubblicizzare la votazione si può desumere dal fatto che nessuno dei principali esponenti del Movimento, da Luigi Di Maio ai vari ministri che siedono al governo, ha condiviso il post in cui si annuncia la votazione. Così non era stato per il voto sul caso Diciotti, su cui erano stati condivisi sia post che video da parte dei maggiori esponenti del Movimento. Gli investimenti su Facebook da parte di M5S, come sottolineato dall’Agi, non superano, poi, i 700 euro distribuiti in 13 inserzioni.
I COMMENTI SU SITO E SOCIAL
A scorrere i commenti sotto il post su Facebook (quando si scrive, alle 16, sono 38), il dibattito non è particolarmente appassionato o acceso: chi scrive di aver votato e chi, invece, propone altre destinazioni d’uso. Diverso il tema nei commenti sotto il post sul Blog delle Stelle. Il dibattito spazia sui temi del governo, dalle politiche sull’immigrazione di Salvini allo scontro, sempre protagonista Salvini, con il mondo cattolico che negli scorsi giorni si è acceso ancor più. In attesa di capire affluenza e risultato del voto online, il dibattito interno ai militanti del Movimento non sembra discostarsi dai temi che suggerisce l’attualità.