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La task force cyber anti Russia dell’Nsa americana diventa permanente

Il Russia Small Group, il gruppo speciale della National Security Agency americana per contrastare le minacce informatiche provenienti da Mosca, diventa permanente. Una notizia che, se legata alla rinnovata attenzione rivolta alla Russia da un altro ramo dei servizi segreti Usa, la Cia, segnala l’importanza dello shift da parte di Washington, del quale – rilevano gli addetti ai lavori – gli alleati non potranno non tener conto.

La task force annunciata un anno dalla Nsa con il suo braccio Cyber Command (nel frattempo divenuto comando di combattimento unificato al pari degli altri che operano per il globo, ma diretto sempre dal capo dell’agenzia, il generale Paul Nakasone) per ad assistere la Casa Bianca nella gestione delle minacce informatiche russe viene così istituzionalizzata e godrà di nuove risorse in arrivo.

PROTEGGERE LE ELEZIONI, PROTEGGERE IL PAESE

Gli Stati Uniti si stanno preparando a difendere le elezioni del 2020 dalle temute interferenze russe. Questa task force sarà quindi operativa e pronta a proteggere l’infrastruttura elettorale, con una maggiore libertà di azione contro le offensive informatiche provenienti da Mosca. L’Nsa e il Cyber Command hanno avuto successo nel contrastare la Russia attraverso questo gruppo, che ha interrotto prima delle midterm le attività dell’Internet Research Agency, la “fabbrica di troll” russa di San Pietroburgo che secondo l’intelligence e il dipartimento della Giustizia statunitensi avrebbe interferito nella campagna elettorale americana del 2016. L’obiettivo dell’Ira, ha poi rivelato il procuratore speciale Robert Mueller nel recente rapporto che ha concluso le sue indagini sul Russiagate, era quello di “provocare e amplificare la discordia politica e sociale” negli Stati Uniti. L’importanza di questa task force sta anche nella capacità offensiva, in quanto a seguito della firma dell National Defense Authorization Act, potrà effettuare operazioni cibernetiche clandestine come se fossero attacchi militari (ovvero attaccando la fonte stessa della minaccia).

LA STRATEGIA RUSSA

La necessità di osservare più da vicino Mosca è oggi manifestata da quasi ogni articolazione di sicurezza di Washington. La National Intelligence ha più volte definito la Russia, anche in report pubblici, un pericolo costante nel cyber spazio. Il direttore dell’Fbi Chris Wray ha recentemente affermato che le minacce informatiche di Mosca continueranno “senza sosta”. E anche il segretario di Stato Mike Pompeo ha rivelato che i prossimi decenni della politica americana saranno caratterizzati da un continuo impegno offensivo da parte della Russia. L’attività di Mosca, ha dettagliato l’inchiesta di Mueller, sarebbe stata d’altronde molto diversificata, a partire dagli attacchi di spearphishing contro il Comitato nazionale democratico, fino al furto di centinaia di migliaia di documenti elettorali, alcuni dei quali diffusi, in seguito da Wikileaks.

LO SCUDO AMERICANO

In questo contesto, il Russia Small Group continuerà a collaborare anche con la task force che si occupa della sicurezza elettorale (e che fa capo all’Fbi), con la Cia e con l’Homeland Security, per costituire un vero e proprio ‘scudo’ contro le aggressioni informatiche attribuite a Mosca.

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