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Addio vecchio leghista, Salvini è una star anche al Sud. Il ritratto del Financial Times

salvini

La strategia elettorale di Matteo Salvini varca i confini nazionali e arriva dritta dritta sulle pagine del Financial Times. A meno di due giorni dall’appuntamento con le urne, il quotidiano inglese fa un resoconto degli ultimi mesi, corsi “all’ultimo respiro”, del vicepremier italiano in vista delle Europee. “Quando Matteo Salvini è sceso dalla sua auto ministeriale ed è stato accompagnato dalla sicurezza in un teatro della città di Foggia, il pubblico entusiasta e i flash delle telecamere hanno ricordato più una prima cinematografica che una manifestazione politica”, così esordisce FT, consegnando il ritratto di una campagna elettorale “on the road” che, nonostante lo stesso giornale definisca “antiquata”, ha permesso al capo del Viminale di raccogliere un consenso considerevole, contribuendo significativamente al suo successo, soprattutto al sud.

IL SUD

“I grandi guadagni che il partito di Salvini ha fatto in regioni del sud come la Puglia e la Basilicata potrebbero far sì che questa settimana la Lega diventi il più grande partito unico italiano alle elezioni europee. I sondaggi prevedono che il partito ottenga più del 30 per cento dei voti”, si legge sempre su FT. Una corsa sfrenata, quella del ministro, che ha girato lo stivale in lungo e largo, senza fermarsi mai. Un’ora dopo (Foggia ndr), è partito per la Basilicata che, come la Puglia, è un’altra regione del sud Italia dove il sostegno al suo partito della Lega di pochi anni fa era quasi inesistente. Dall’inizio dell’anno, Salvini ha fatto più di 180 apparizioni pubbliche simili a manifestazioni in tutta Italia – un tasso prodigioso che ha ridotto in polvere gli oppositori politici nazionali”, specifica sempre il quotidiano inglese.

LA SUA EMPATIA COMUNICATIVA

Dal “leghista vecchio stile” si è passati ad un nuovo modello di candidato. E tutto questo è stato possibile anche attraverso le capacità di Luca Morisi, il guru della comunicazione salviniana. “Concentrandosi sulle apparizioni pubbliche di Salvini, sia nei raduni che attraverso la tv e i social media, la Lega ha utilizzato quello che Morisi considera il bene più importante del partito: il carisma e le capacità di comunicazione di Salvini”. Lo strumento più efficace per raggiungere l’obiettivo, dunque, restano sempre i punti di forza caratteriali personali. “Salvini non ha avuto bisogno di essere istruito su questo, è stato completamente spontaneo perché ha una grande empatia comunicativa. Chiunque l’abbia incontrato nella vita reale, anche solo per pochi secondi, lo sa”, aveva dichiarato proprio Morisi tempo fa.

I SELFIE

Aver capito questo, ha portato il ministro dell’Interno italiano a sovrastare lo scenario politico attuale, abbassandosi, allo stesso tempo, a guardare negli occhi il cittadino, entrando in contatto diretto con lui. I tuoi problemi sono i miei problemi, sembra voler dire. E la strategia comunicativa è compiuta. “Il selfie con Matteo è diventato una caratteristica distintiva, il suo team di campagna elettorale ha creato una competizione leggera in stile game show per i fan che hanno apprezzato e ritweettato i post di Salvini”. Ma, come specificato dal FT, “questa strategia fatta di strette di mano e selfie non è priva di rischi”. Diverse persone, infatti, negli ultimi tempi hanno approfittato del momento “selfie” per manifestare il proprio dissenso al ministro.

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