Entro il 2022 arriveranno altri 28 cacciabombardieri F-35. Lo ha detto oggi, durante il question time al Senato, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, spiegando in Aula che il dicastero “ha autorizzato a procedere al completamento della prima fase del programma, che vedrà la costruzione e consegna di 28 velivoli” entro l’anno indicato. I caccia della Lockheed Martin finora consegnati all’Italia e “completamente finanziati” dice Trenta, sono 13 (14 quelli ordinati, ndr), appartenenti ai lotti di produzione a basso rateo 12, 13 e 14, come previsto dal programma.
VALUTAZIONE COSTI-BENEFICI
“L’impegno finanziario nel programma, così come era stato concepito, è di assoluta rilevanza nel budget della Difesa e per le finanze pubbliche, pertanto deve essere attentamente analizzato in un’ottica di valutazione complessiva del rapporto costi-benefici”. Ha quindi spiegato il ministro, rispondendo ad una domanda del senatore di Forza Italia, Andrea Causin, sulle intenzioni del governo riguardo gli F-35.
NO A VALUTAZIONI INCAUTE
“Dal mio insediamento – ha aggiunto il ministro – ho chiesto agli uffici tecnici una valutazione approfondita del programma, che tenga conto delle esigenze capacitive delle nostre forze armate, dell’indotto occupazionale connesso, delle ricadute industriali e di ulteriori variabili utili allo scopo di determinare una riflessione esaustiva sul dossier. Qualsiasi valutazione politica che preceda un’approfondita valutazione tecnica rischia di apparire superficiale, approssimativa e incauta”.
VOLA IL SECONDO F-35 DELLA MARINA
Intanto, il secondo F-35B, variante a decollo corto e atterraggio verticale, della Marina Militare ha cominciato a Cameri (sede della Final Assembly and Check-Out -FACO) i voli di collaudo con un pilota della Forza Armata. Il caccia sarà in seguito trasferito negli Stati Uniti, dove si trova già il primo, per l’addestramento. Gli F-35B della Marina Militare potranno essere impiegati anche sull’unità anfibia “Trieste”, varata nei giorni scorsi da Fincantieri a Castellammare di Stabia, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’assetto navale multiruolo di tipo LHD (Landing Helicopter Dock), capace di imbarcare velivoli ad ala fissa e rotante e che rimpiazzerà la portaeromobili “Garibaldi”, sarà infatti consegnato alla Marina nel 2022, equipaggiato con ski-jump proprio per consentire l’impiego degli F-35B.
NON SOLO GIAPPONE
Lato internazionale invece, il presidente degli Stati Uniti, ha confermato nei giorni scorsi che il Giappone acquisterà ulteriori 105 F-35, diventando così dopo gli Usa il maggior acquirente internazionale del programma. “Gli Stati Uniti appoggiano gli sforzi del Giappone per rafforzare le proprie possibilità di difesa”. Ha detto Donald Trump, durante la sua visita ufficiale nel Paese. “Negli ultimi mesi abbiamo accelerato la consegna in Giappone di una grande quantità di armi prodotte in America. Nel 2018 il Giappone è stato uno dei principali acquirenti di armi statunitensi”. I caccia saranno consegnati entro il 2028. Pochi giorni prima, il 28 maggio, il ministero della Difesa polacco ha inviato una richiesta alla Lockheed Martin per l’acquisto, entro il 2026, di 32 velivoli in versione convenzionale. La richiesta di Varsavia include non solo i caccia ma anche un pacchetto logistico e di addestramento. Nelle mire degli Stati Uniti ci sono poi Spagna, Romania, Grecia e Singapore.