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Chi sono gli hacker etici italiani saliti sul podio a Singapore

Sono stati due team italiani ad aggiudicarsi, a Singapore, il secondo ed il terzo posto della prestigiosa competizione per hacker etici Cyber Defenders Discovery Camp (CDDC), organizzata dal Defence Science and Technology Agency (DSTA).

IL RISULTATO TRICOLORE

La gara – che si svolge nell’isola città-stato nel Sudest asiatico, rinomata per la sua elevatissima digitalizzazione (e per la sua grande attenzione alla sicurezza informatica) – ha visto i team della Penisola arrivare subito dopo i primi classificati, un team rumeno composto da ragazzi già professionalmente attivi in questo ambito. I ragazzi italiani, impegnati nel girone riservato ai team internazionali della competizione, si sono però collocati subito dopo, anche davanti a Paesi come Israele, notoriamente conosciuti per l’elevata competenza nel contrasto alle minacce cyber.

IL TEAM ITALIANO

Il team vincitore del secondo posto era composto da Alessio Amatucci, Giorgio Bernardinetti, Vittorio Mignini e Cristiano Regni, mentre Enzo Valentino Cristofaro e Nalin Dhingra si sono classificati al terzo posto. Tutti i ragazzi frequentano l’Università degli Studi di Perugia. I premi sono stati consegnati da Heng Chee How, Senior Minister of State for Defence, e da Tan Peng Yam, Chief Executive del DSTA.

IL SUPPORTO DI CY4GATE (ELETTRONICA)

A consentire la partecipazione dei team italiani è stato il contributo di Cy4gate, partecipata di Elettronica Group (presente nel Paese con un ufficio di rappresentanza guidato da Gianluca Trezza), che ha promosso lo scorso 6 maggio la competizione hacker Cy4games, i cui vincitori sono stati mandati a rappresentare l’Italia in quella che è considerata la più grande competizione per hacker al mondo.

A seguito del risultato conseguito dai giovani studenti, Per l’amministratore delegato di Cy4gate, Eugenio Santagata, l’iniziativa si colloca nel solco delle  altre promosse dalla compagnia “al fine di accrescere competenze sempre più necessarie in un mondo altamente vulnerabile alle minacce cibernetiche. Questa vittoria è un messaggio positivo per i giovani ragazzi italiani ed un indicazione per nuovi profili professionali a cui guardare sempre con maggiore attenzione”.



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