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Corepla chiude la due giorni di innovazione sulla plastica

Una due giorni per nuovi saperi, per sviluppare soluzioni condivise, per creare economie competitive e circolari. Questo l’obiettivo della seconda edizione delle Giornate della Ricerca promosse da Corepla in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna che si sono svolte a Pisa il 10 e 11 giugno. Un’importante occasione di confronto e di analisi, per stimolare ricerca e innovazione.

Nuovi spunti all’innovazione in rapporto alle materie plastiche e agli imballaggi in plastica riciclati sono emersi dalla due giorni Corepla, dall’approfondimento di temi vitali come il trasporto dell’acqua, la salute, l’igiene e la sicurezza, l’energia e il cibo. Una continua ricerca di soluzioni alternative, da affiancare al riciclo tradizionale degli imballaggi, che possano garantire risposte ad una sempre crescente raccolta differenziata (nel 2018, in Italia, si registra un +13,6% di raccolta differenziata degli imballaggi rispetto al 2017, con un pro capite medio annuo nazionale di 20 kg/anno/abitante contro i 18 kg del 2017, per un totale di 1.200.000 ton raccolte. Sono oltre 7.200 i Comuni attivi, il 91% del totale).

Sottolinea Antonello Ciotti, presidente Corepla: “Le Giornate della Ricerca sono il nuovo laboratorio collettivo di imprese, istituzioni, università. Corepla catalizzatore di saperi diversi per progettare nuove possibilità/identità degli imballaggi in plastica attraverso il riciclo e il loro utilizzo in numerosi settori anche ad alto valore aggiunto. Noi facciamo squadra per un Paese più sostenibile. Ma per un’Italia che innova e in veloce trasformazione verso un’economia circolare, occorrono interventi imprenditoriali e pubblici: servono nuovi impianti per far fronte all’aumento della raccolta differenziata e serve che le Amministrazioni Pubbliche impongano l’utilizzo di materiale riciclato nei loro acquisti”.

Secondo Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, “la Scuola Superiore Sant’Anna è fortemente impegnata da molto tempo sulle tematiche della sostenibilità con attività di ricerca, di formazione e di public engagement che, come ha mostrato anche questa iniziativa, sono fondamentali per far crescere la consapevolezza e la partecipazione a sfide collettive di primaria importanza”, mentre per Marco Frey, direttore del master sull’economia circolare della Scuola Sant’Anna “innovazione tecnologica e sostenibilità viaggiano sempre più a braccetto. Per una maggiore circolarità occorre trasformare il ciclo di vita dei prodotti/servizi in tutte le loro fasi, a partire dal design per chiudere con il riciclo, mettendo in campo tutta la creatività di cui noi Italiani siamo capaci”.

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