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Una Cittadella dell’energia a La Spezia insieme alla centrale a Turbogas

“Bisogna ottimizzare le infrastrutture dell’area Enel per farla diventare il motore di un nuovo sviluppo del territorio, essenziale per attrarre nuove iniziative industriali e nuovi servizi”. I sindacati oggi a La Spezia lo diranno forte e chiaro all’azienda guidata dall’ad Francesco Starace. Nella città ligure, infatti, presso l’Auditorium dell’Autorità portuale, si sta svolgendo un convegno pubblico sull’energia incentrato sul tema del “Futuro delle rinnovabili dentro l’innovazione energetica”.

LE SOCIETÀ E I SINDACATI CHE PARTECIPANO AL CONVEGNO

All’assise, aperta dal saluti del sindaco spezzino Pierluigi Peracchini, partecipano Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria; Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec nazionale, Vincenzo Colla e Angelo Colombini, segretari confederali di Cgil e Cisl, Carlo Tamburi, ad di Enel Italia, Luigi Michi, responsabile delle strategie e Sviluppo di Terna, Maurizio Zangrandi, managing director di Gnl Italia del gruppo Snam, Stefano Giammartini, di Enea, responsabile della produzione e dell’uso efficiente dell’energia,  Francesca Cozzani, della Confindustria locale, Maria Maranò e Mariagrazia Midulla rispettivamente rappresentanti di Legambiente e Wwf.

MANTENERE LA PRODUZIONE ELETTRICA

Ma Secondo Filctem, Cisl Reti e la stessa Uiltec proprio alla Spezia è necessario che Enel installi un impianto turbogas di nuova generazione con elevate prestazioni tecniche per far fronte alle necessità di bilanciamento della rete. Esiste il concreto bisogno, insomma, di mantenere l’attività di produzione elettrica presso il sito spezzino, “nella prospettiva –spiegano i sindacati di categoria- di determinare una svolta importante e innovativa sui problemi ambientali dell’area ed attuare un salto tecnologico che consenta la gestione della transizione energetica anche sul piano occupazionale, determinando nuove opportunità industriali e produttive per la città”.

L’esempio di Vado Ligure come paradigma di sviluppo

Paolo Pirani, leader della Uiltec, non ha dubbi. “La Liguria ha già vissuto l’esempio di Vado ligure dove la centrale a carbone Tirreno Power è stata trasformata in turbogas con l’avvio di altre attività nelle aree liberate”. I numeri di questa buona pratica sono pubblici. La Centrale Tirreno Power di Vado Ligure teneva occupati 200 addetti diretti e altri 400 nell’indotto correlato. Attraverso un accordo sindacale caratterizzato da provvedimenti di cassa integrazione ordinaria, solidarietà ed incentivi all’uscita, oggi vede attivi 72 lavoratori e l’attività in parte delle aree libere della società Vernazza, gruppo leade nel settore delle autogru.

L’INTERVISTA DI PIRANI AL SECOLO XIX

A questo proposito, proprio ieri, il dirigente sindacale si espresso sul quotidiano ligure Il Secolo XIX: “L’uscita dal carbone – ha ribadito Pirani – è una certezza e una conquista. Intanto bisogna garantire la continuità energetica nazionale con le centrali a gas, altrimenti si può scegliere di andare incontro al rischio di rimanere per alcuni tratti senza energia”. Poi, l’indicazione riguardante il sito spezzino: “primo – ha sottolineato ancora Pirani – la centrale a gas non inquina. Secondo, è un ponte verso la transizione energetica. Terzo, occupa poco spazio: 6 ettari su 70. Il resto dell’area potrebbe vedere già opere di bonifica e l’avvio verso un futuro più innovativo. L’alternativa è la desertificazione industriale. Credo che la strada da seguire passi attraverso il dialogo e l’analisi equilibrata della situazione. La Spezia può avere ancora 70 posti di lavoro con la turbogas, oltre all’indotto, e intanto potrà gettare le basi per l’utilizzo dell’area liberata volte ad altre attività ed altra occupazione come è accaduto a Vado Ligure”.

LA CITTADELLA DELL’ENERGIA

A La Spezia è quindi, possibile, in senso lato realizzare un nuovo sviluppo del territorio mosso dall’Enel, che si basi su un modello di produzione, accumulazione e distribuzione di energia, partendo principalmente dalle infrastrutture già esistenti. I sindacati sostengono che si potrebbe dare vita ad una vera e propria “Cittadella dell’energia”, che guardi ad uno sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale ed ambientale. Ma, come auspica Pirani, garantendo la transizione energetica attraverso la continuità produttiva della centrale a gas.

Per chi volesse seguire in diretta i lavori del convegno basta cliccare su:

https://www.youtube.com/watch?v=1kViBKVUtPs&feature=youtu.be


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