Potrebbero essere le prove generali per un accordo tra Italia e Unione europea. A Osaka domani si aprirà uno dei G20 più delicati degli ultimi anni per il nostro Paese, dal momento che la riunione delle grandi economie della Terra arriva proprio nel momento di massima tensione tra Roma e Bruxelles. Affermare che i lavori di Osaka, dove sono presenti il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, sono un assaggio di un possibile accordo tra Ue e Italia, non è per nulla un azzardo. Il perché è presto detto.
MEZZA EUROPA A OSAKA
Il fatto è che oltre ai grandi del globo, alla tre giorni nipponica sarà presente una cospicua fetta di euroburocrazia. Gli uomini cioè chiamati a valutare la possibilità o meno di portare avanti la procedura di infrazione (anche se la decisione finale spetta all’Ecofin del 9 luglio). Al G20 del Sol Levante ci saranno infatti il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk e quello della Commissione europea Jean-Claude Juncker, insieme al presidente francese Emmanuel Macron, la cancelliera Angela Merkel e la premier del Regno Unito uscente Theresa May. Ce ne è abbastanza per provare a delineare la strategia del governo sui conti pubblici in incontri bilaterali a margine del G20. Lui e il ministro Tria cercheranno in particolare di capire se le misure ad oggi previste bastano, agli occhi di Bruxelles, per evitare la procedura di infrazione o se, al contrario, servono ulteriori accorgimenti sul 2020. Anche perché proprio lunedì poi Conte dovrebbe fare ritorno in Italia in tempo per il Consiglio dei ministri che dovrebbe approvare il Ddl di assestamento di bilancio, con il piano di contenimento del deficit tra i sette e gli otto miliardi predisposto dal governo, alla vigilia della decisione del Collegio dei commissari del 2 luglio, in vista, a sua volta, del sigillo Ecofin del 9.
LE PARTITE (GIAPPONESI) DI CONTE
Conte e Tria avranno dunque tre giorni per cercare di scongiurare la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per disavanzo eccessivo, assicurandosi sponde importanti proprio a Osaka. Ma la partita sui conti pubblici non sarà certo l’unica. Nell’agenda dei lavori italiani, c’è dell’altro. Come per esempio trattare con i partner europei per portare a casa un ruolo di commissario con portafoglio economico, affrontare alcuni nodi stringenti per il nostro Paese, tra cui l’immigrazione e la Libia, e tenere il punto su temi come l’ambiente e il lavoro. Sul tavolo ci saranno anche temi dedicati all’economia globale, al commercio e agli investimenti. E poi una sessione dedicata all’innovazione e un’altra alle diseguaglianze sociali e allo sviluppo sostenibile. Si discuterà quindi del tema delle infrastrutture e dell’impatto delle innovazioni tecnologiche sulla crescita economica e sulle dinamiche sociali con una particolare attenzione al tema della digitalizzazione e della intelligenza artificiale ma anche di un altro argomento a cui l’Italia è molto interessata: l’invecchiamento della società, il processo di innalzamento dell’età media della popolazione.
LA SFIDA SUI DAZI
Il summit del G20 occuperà poi le cronache durante questo weekend anche per un altro motivo: la disputa commerciale tra Usa e Cina. Le due maggiori economie del mondo restano infatti bloccate in una guerra commerciale che non accenna a finire. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e quello cinese, Xi Jinping, dovrebbero incontrarsi sabato, dopo che le trattative si sono interrotte a maggio, quando l’amministrazione Trump ha alzato le tariffe dal 10% al 25% per circa 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi. Successivamente, la Cina ha adottato misure di ritorsione aumentando a propria volta le tariffe. Trump inoltre ha anche minacciato di imporre tariffe su altri 300 miliardi di dollari di importazioni cinesi.