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Il contratto del gas-acqua s’ha da fare

Mentre i sindacati metalmeccanici riempivano le piazze di Milano, Firenze e Napoli, dopo aver proclamato uno sciopero di otto ore, i sindacati che rappresentano il settore del gas ed acqua si sedevano in Confindustria al tavolo negoziale per rinnovare lo specifico Ccnl scaduto lo scorso dicembre.

Infatti, sono iniziate ieri a Roma, le trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore gas-acqua che riguarda le prospettive normative ed economiche di circa 48mila addetti. Al tavolo in questione si sono sedute erano le delegazioni sindacali di Filctem Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e quelle delle associazioni imprenditoriali di Anfida, Assogas, Anigas, IGas e Utilitalia.

LE PAROLE DI PAOLO PIRANI

Ha esordito Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec nazionale: “È iniziato il percorso per rinnovare il contratto dei settori Gas ed Acqua. Abbiamo rinnovato il precedente Ccnl in condizioni economiche peggiori rispetto alle attuali. Questo ci rende fiduciosi per l’approdo positivo della negoziazione in corso. È fondamentale la conferma del modello contrattuale che ha portato finora i risultati attesi. Dal punto di vista normativo dovremo prestare attenzione, tra gli altri, ai temi della prevenzione e sicurezza sul lavoro, della formazione, della gestione degli appalti, della gestione dell’organizzazione del lavoro, dello sviluppo del welfare. Inoltre, siamo contrari al modello previsto dalla Legge Daga sulla gestione dell’acqua,un socialismo municipale che di fatto non rende il giusto servizio per usufruire del bene pubblico. Ci vuole un modello partecipativo che coinvolga le istituzioni locali,le imprese,i lavoratori e gli utenti del servizio. La sfida di questo rinnovo contrattuale la vogliamo cogliere in tempi accettabili nel rispetto dell’accordo interconfederale sulle dinamiche confederali. In questo senso la nostra richiesta economica di 145 euro,avanzata nella piattaforma rivendicativa a novembre 2018, si dimostra equilibrata e giusta”.

LA LINEA DEI SINDACATI

Sulla stessa lunghezza d’onda gli altri due leader sindacali di Filctem Cgil e Femca CISL, Marco Falcinelli e Nora Garofalo: “Abbiamo bisogno – hanno detto – d’intensificare e rendere più forte il nostro sistema di relazioni industriali; questo, anche alla luce delle trasformazioni industriali – transizione energetica, decarbonizzazione entro il 2025, e la digitalizzazione su tutte – che stanno intervenendo nel settore, insieme a questioni di ordine legislativo, come la legge Daga, l’articolo 177 del Codice degli appalti e il passaggio al mercato libero”. Pirani, Falcinelli e Garofalo hanno aspettative condivise: “Bisogna arrivare in tempi brevi al rinnovo del contratto – hanno precisato-con la conferma del modello contrattuale che ha permesso una positiva e apprezzata conclusione del precedente contratto, consentirebbe di affrontare tutta questa complessità più uniti, mettendo al riparo dalle difficoltà tutte le parti coinvolte, lavoratori e aziende”. Prima della pausa delle ferie estive la delegazione datoriale e quella sindacale hanno stabilito di riunirsi di nuovo per portarsi avanti nella negoziazione.


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