Sono iniziate oggi e si concluderanno domani, a Pisa, le “Giornate della ricerca”, organizzate da Corepla, il Consorzio che ricicla gli imballaggi in plastica, e dalla Scuola Superiore Sant’Anna: un’occasione di confronto e di analisi tra i vari operatori del settore delle plastiche per stimolare ricerca e innovazione, per sviluppare soluzioni condivise, per creare economie competitive e circolari. Una continua ricerca per risposte adeguate al riciclo degli imballaggi in plastica e ad una raccolta differenziata in continua crescita (1 milione e 200 mila tonnellate raccolte nel 2018 con un aumento di oltre il 13% rispetto al 2017 e 7 mila 200 Comuni attivi, più del 90% del totale).
“Le Giornate della Ricerca”, ha sottolineato Antonello Ciotti, presidente di Corepla, “sono il nuovo laboratorio collettivo di imprese, istituzioni, università per progettare nuove possibilità degli imballaggi in plastica. Per un’Italia in veloce trasformazione verso un’economia circolare, occorrono interventi imprenditoriali e pubblici: servono nuovi impianti per far fronte all’aumento della raccolta differenziata e serve che le amministrazioni pubbliche impongano l’utilizzo di materiale riciclato nei loro acquisti”. Lo prevede una legge (poco applicata, in verità) per la diffusione dei cosiddetti acquisti verdi (Green Pubblic Procurement) da parte delle Pubbliche amministrazioni.
“L’industria chimica europea”, ha aggiunto Daniele Ferrari, presidente di Cefic, “il Consiglio europeo dell’industria chimica, è in prima linea per realizzare nuovi modelli di business circolari e low-carbon. Questa transizione richiede importanti investimenti, la collaborazione di tutta la filiera, un forte sostegno delle Istituzioni. Ed è fondamentale il coinvolgimento di tutti: non esiste economia circolare senza una buona gestione dei rifiuti che inizia dalla consapevolezza di ciascuno di noi”.
“La Scuola Superiore Sant’Anna”, ha detto Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore di Pisa, “è fortemente impegnata da molto tempo sulle tematiche della sostenibilità con attività di ricerca, di formazione e di public engagement che, come ha mostrato anche questa iniziativa, sono fondamentali per far crescere la consapevolezza e la partecipazione a sfide collettive di primaria importanza”. Versalis, azienda chimica del gruppo Eni, ha presentato un progetto per utilizzare polistirene da raccolta differenziata all’interno della propria filiera produttiva: una nuova materia prima espandibile che trova impiego nella produzione di lastre isolanti. Il progetto assomma l’efficienza del packaging per il trasporto e la conservazione dei cibi a quella dell’isolamento termico con la conseguente riduzione dei consumi energetici della abitazioni. “Questo attraverso un innovativo processo che valorizza l’eccellenza della filiera italiana del recupero, selezione e riciclo delle plastiche post consumo e la tecnologia di Versalis per la produzione di polistirene espandibile”.
L’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nell’ambito del Progetto Blue Resolution, ha realizzato Silver 2, un robot a forma di granchio a sei zampe, progettato e costruito per esplorare i fondali marini e analizzare e monitorare la presenza di plastiche. In una seconda fase si potrebbe ipotizzare di raccogliere i rifiuti in mare e avviarli a riciclo per poter dare loro una seconda vita. Il gruppo Idrotherm 2000 ha realizzato, in collaborazione con Hera, una tubazione in plastica riciclata per la protezione dei cavi elettrici ad alta tensione e per lo scarico delle acque reflue.
Sula base del conteggio dei metri di nuove tubazioni mediamente posti da Hera nell’arco di un anno, l’utlizzo di plastica riciclata potrebbe garantire un risparmio di oltre 126 tonnellate di CO2 per la sola rete elettrica. A tracciare un bilancio dei risultati e dei progressi ottenuti in questa seconda edizione delle “Giornate della Ricerca” (la prima si è tenuta lo scorso anno a Palermo), è stato Antonio Protopapa, direttore Ricerca e Sviluppo di Corepla: nella scorsa edizione sono emerse linee guida importanti per le attività del nostro settore che hanno favorito l’attuazione di progetti innovativi da parte di alcune aziende. L’auspicio è di estendere ulteriormente la rete di collaborazione tra i vari attori della filiera degli imballaggi in plastica per contribuire concretamente al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda Onu 2030″.