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Sviluppo e diritti per stare in Europa passando per Brindisi

“Serve la politica, serve il confronto sui progetti e sulle strategie, serve la collaborazione, serve l’articolazione della vita democratica in grado di recuperare interesse e passione dei cittadini, dai giovani ai lavoratori, agli anziani. E serve un sindacato forte nelle sue convinzioni, deciso a giocare fino in fondo il suo ruolo contrattuale e di autorità salariale”. È una delle argomentazioni che Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec nazionale proporrà oggi al convegno che sarà concluso a Brindisi dall’intervento di Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil confederale.

I PARTECIPANTI AL CONVEGNO

L’assise riunita nella sala conferenze dell’Istituto alberghiero della città pugliese, organizzata dalla Uil locale, dibatterà sul tema “Brindisi…in Europa. Sviluppo e diritti”. All’evento parteciperanno, inoltre,  Franco Busto, Segretario Generale Uil Puglia e Bari; Antonio Licchello, Segretario Generale Uil Brindisi; Stefano Mantegazza, Segretario Generale Uila; Paolo Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm. È prevista la partecipazione deii sottosegretari  di Stato al Ministero del Lavoro, Claudio Durigon e Claudio Cominardi.

LO SCIOPERO GENERALE DEL 4 LUGLIO PER IL SETTORE ENERGIA E PETROLIO

“Siamo in una fase in cui bisogna rinnovare i contratti e non si tratta di una cosa semplice. Solo per fare un esempio – spiega Pirani – abbiamo proclamato uno sciopero generale per  il 4 luglio, riguardante il settore Energia e Petrolio, viste le difficoltà incontrate nella negoziazione con le controparti datoriali. Le rappresentanze imprenditoriali non possono far finta di niente o limitarsi a criticare l’attendismo ed i ritardi del governo. Ci si aspetta anche da loro un cambio di passo”.

LE ECCELLENZE PRODUTTIVE DI BRINDISI  SU CUI PUNTARE

Il leader della Uiltec nazionale ribadisce i punti di eccellenza che possono far diventare Brindisi una città europea che punta allo sviluppo:  “La produzione del settore petrolchimico – sostiene Pirani – occupa una centralità strutturale nell’economia produttiva. Gli investimenti devono andare nella direzione sia del consolidamento dell’esistente se parliamo di impianti tecnologicamente all’avanguardia ed eco-sostenibili, Inoltre, per quanto concerne il fabbisogno energetico, occorre voltare pagina nella produzione energetica, perché proprio in Italia c’è bisogno di più elettricità. Vogliamo anche noi uscire dal carbone, ma per farlo non bisogna interrompere la produzione elettrica per evitare un black out nazionale e scongiurare costi aggiuntivi sulla bolletta che pagano gli utenti. Il locale sito di Cerano diventa importante nella transizione energetica, soprattutto in vista del raggiungimento dl l’obiettivo rappresentato dalle energie rinnovabili. Noi teniamo alta la guardia per scongiurare ogni ipotesi di chiusura e per affrontare la fase di transizione proponendo la riconversione dei siti a carbone in centrali a gas. Inoltre, gli investimenti già fatti ma anche quelli in fase di iter autorizzativo non solo dalle aziende Eni, ma anche dalla A2a Energia e Future , compresi quelli da Enel, confermano al territorio di Brindisi quella centralità produttiva indispensabile per essere considerato come uno dei più importanti siti industriali d’Europa.

 

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