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Da Bibbiano un messaggio alla politica. Parla Fiorini (FI)

“L’inchiesta ‘Angeli e demoni’ ha portato alla ribalta casi di affidi illeciti nella Val d’Enza così raccapriccianti che la politica non può più restare a guardare o perdere tempo”. Benedetta Fiorini, deputata di Forza Italia di Reggio Emilia, entra nel dibattito sull’inchiesta aperta dalla procura di Reggio sottolineando la necessità di “lavorare tutti in sinergia” per il bene delle famiglie e dei bambini coinvolti. L’impatto mediatico della vicenda è ed è stato fortissimo, e la sua politicizzazione non giova alla ricerca di una soluzione. E su autonomia e Tav chiosa: “Il Movimento 5 Stelle sta ostacolando in tutti modi questo cambiamento”.

La vicenda di Bibbiano è al centro dell’attenzione mediatica in questi giorni, malgrado sia ancora presto per parlare che idea si è fatta?

L’idea che mi sono fatta è che alcuni politici locali, medici, liberi professionisti, assistenti sociali hanno messo in piedi un sistema criminale per lucrare centinaia di migliaia di euro, strappando in maniera illecita tanti minori dalle loro famiglie per affidarli, a pagamento, a strutture e persone che, come sta emergendo dalle indagini, non avevano neppure i requisiti minimi per prendere in affido questi minori. Evidentemente il procedimento degli affidi, così come è oggi, manca di controlli interni efficaci e se queste vicende orrende sono venute alla luce è grazie soltanto alla magistratura ed ai Carabinieri.

È stata chiesta una Commissione di inchiesta speciale, ma cosa può fare la politica per fare in modo che non si ripetano casi simili?

La politica deve risolvere il problema alla radice aggiornando la normativa di settore, riformando complessivamente il sistema degli affidi e delle case famiglia. L’inchiesta “Angeli e demoni” ha portato alla ribalta casi di affidi illeciti nella Val d’Enza così raccapriccianti che la politica non può più restare a guardare o perdere tempo. Dobbiamo lavorare tutti in sinergia, senza distinzioni partitiche, perché abbiamo tutti il medesimo dovere ed obiettivo di salvaguardare e difendere i minori.

Il ministro Salvini è stato a Bibbiano e il M5S ha accusato il Pd di essere il “partito di Bibbiano”, alludendo allo scandalo. Non si rischia di spostare l’attenzione dalla tutela dei bambini e le famiglie coinvolte alla politicizzazione di un caso di cronaca?

Il ministro Salvini ha fatto benissimo ad andare a Bibbiano e ad intervenire sulla questione. La politicizzazione dello scandalo l’hanno fatta il M5S e il Pd che hanno offerto uno spettacolo indecoroso: si attaccano a vicenda ma sono entrambi coinvolti. Il M5S dovrebbe tacere dal momento che una sua consigliera comunale a Reggio Emilia, peraltro la ex candidata sindaco, si è dimessa proprio per difendere come avvocato uno degli indagati. Inoltre i grillini hanno finanziato la Onlus piemontese al centro dell’inchiesta “Angeli e demoni”. Il Pd dovrebbe tacere perché a livello locale ha sempre esaltato, come modello da seguire, il sistema degli affidi nella Val d’Enza. Sul sindaco di Bibbiano si pronuncerà la magistratura ma è un dato di fatto che il Pd locale, che qui governa da sempre, nella migliore delle ipotesi non ha vigilato su ciò che accadeva e su questo dovrebbe pronunciarsi politicamente il capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio, che è reggiano. Noi invece continueremo ad adoperarci con serietà, con gli strumenti legislativi e politici, fino a quando tutta la verità verrà a galla e i responsabili verranno puniti.

Lei è stata eletta con Forza Italia in Emilia Romagna. Spostandoci su un altro tema caldo di questi giorni, ossia le autonomie, cosa pensa del dialogo in corso tra le tre regioni interessate e il governo? Si è spesso arrivati vicino alla rottura…

Sono fin troppi i temi di divisione nel governo che potrebbero portare alla sua caduta e certamente la riforma dell’autonomia regionale è uno di questi. L’Emilia Romagna è fra le regioni che chiedono maggiore autonomia, insieme ad esempio a Lombardia e Veneto. Registro però che, davanti al fatto che il Movimento 5 Stelle sta ostacolando in tutti modi questo cambiamento, i presidenti di Lombardia e Veneto sono intervenuti in maniera vigorosa e decisa per protestare mentre il presidente dell’Emilia Romagna, forse per un eccesso di timidezza, è stato fin troppo cauto nel rivendicare le ragioni per cui la nostra Regione rivendica più autonomia.

L’autonomia s’ha da fare?

Sì, certamente, senza alcun dubbio. Bisogna farla bene e in tempi rapidi perché non si possono disattendere le richieste legittime dei cittadini.

Ma l’autonomia non è l’unico terreno di scontro tra Lega e 5 Stelle, penso alla Tav su cui si è pronunciato il premier Conte ieri.

Toninelli è il ministro del “no” ed è un po’ il prototipo del “perfetto” grillino, che si oppone alla Tav, alla crescita, allo sviluppo, alle infrastrutture che invece sono necessarie per il presente e per il futuro del nostro Paese. Ieri lo ha detto anche il premier Conte che non realizzare la Tav costerebbe più che farla. I 5 Stelle stanno cercando in tutti i modi di bloccare le opere pubbliche, in tutta Italia. In Emilia, ad esempio, dobbiamo realizzare la bretella Campogalliano-Sassuolo, che è fondamentale per la popolazione e per i nostri distretti industriali, i cui fondi erano già pronti per partire ma anche qui il M5S ha messo i bastoni fra le ruote. Infrastrutture vuol dire crescita per un Paese e per il futuro dei nostri giovani invece con i 5 Stelle l’Italia è ingessata.



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