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Vi racconto cosa stiamo facendo per l’innovazione. Parla Centemero (Lega)

Chi l’ha detto che fare impresa in Italia è difficile? Non se si parla di startup almeno. C’è dell’effervescenza tra le imprese innovative dello Stivale, che da qualche tempo possono guardare con maggiore serenità al loro sviluppo. Il decreto crescita approvato alla fine dello scorso mese porta in dote una serie di misure volte a facilitare il cammino di chi investe nell’innovazione. Quali?

A TUTTA INNOVAZIONE

Il decreto Crescita ha per esempio introdotto il cosiddetto Sandbox per il fintech insieme a delle agevolazioni fiscale per gli Eltif (European Long-Term Investment Funds). Per quanto riguarda il primo, è letteralmente, scrive il sito Beebeez il “recinto della sabbia” dei parchi giochi per bambini e la locuzione è entrata nel gergo fintech per indicare uno spazio dove le startup possono sperimentare in sicurezza i loro prodotti innovativi per un periodo di tempo limitato e con un numero limitato di clienti, senza dover sottostare alle regole stringenti a cui sono sottoposti gli operatori del credito tradizionali. Diverso il meccanismo per gli Eltif, introdotti dal regolamento comunitario del 2015, per avvicinare i risparmiatori retail di casa nostra all’investimento illiquido. Nella pratica si tratta di forme di investimento su misura per le startup.

LA NUOVA IMPRESA

Per capirne di più Formiche.net ha interpellato Giulio Centemero, capogruppo della Lega in Commissione Finanze della Camera e relatore del decreto Crescita. La domanda di fondo è, in Italia c’è futuro per chi vuole fare dell’innovazione un proprio business? “Assolutamente sì, in questo momento sul fronte delle startup siamo in una fase molto avanzata, secondi solo al Regno Unito. Una volta, e parlo di generazioni nate alla fine degli anni 70, come la mia, il sogno era quello di fare il dipendente mentre oggi, se si va a chiedere a qualunque giovane laureato che cosa vuol fare, vuole mettersi in proprio. Per questo nel decreto Crescita abbiamo lavorato a misure precise per sostenere l’innovazione, dalla creazione di uno spazio privilegiato per le startup, che noi chiamiamo Sandbox e alcune forme di agevolazioni fiscali sull’imponibile oltre a certe facilitazioni per gli investimenti a sostegno delle pmi, come gli Eltif”.

CERVELLI IN FUGA?

Ma come conciliare tutto questo quando il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ricorda come la fuga di cervelli dall’Italia costi al Paese circa 14 miliardi di euro? “Questo dato è corretto, ma il saldo è ancora positivo: i cervelli che arrivano sono ancora più di quelli che escono. Come ho detto questa mattina a Milano la forma mentis degli italiani sta cambiando e va sempre più nella direzione dell’imprenditorialità. È fondamentale modificare anche le norme per sostenere questa trasformazione”.

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