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Overflight ed effetti speciali. Così la Francia celebra l’orgoglio nazionale

Come ogni anno, forse più che negli altri anni, la parata del 14 luglio a Parigi per la festa nazionale francese che celebra la presa della Bastiglia ha dimostrato non solo la consueta grandeur francese, ma un senso di orgoglio nazionale attraverso l’esibizione delle forze armate che quasi nessun Paese occidentale manifesta in questo modo. Un esempio recente è stata la festa del 4 luglio a Washington quando Donald Trump ha voluto una parata militare imponente perché, secondo alcuni, era rimasto colpito proprio da quella di Parigi dell’anno scorso.

Tra fischi di un gruppetto di gilet gialli e 180 fermi per le manifestazioni di protesta, il presidente Emmanuel Macron ne ha approfittato per mostrare innovazioni tecnologiche futuriste: robot a quattro ruote che si muovono senza gps, minidroni, esoscheletro che le forze armate stanno testando e perfino la Flyboard Air, la piattaforma a propulsione guidata in volo da Franky Zapata, francese campione del mondo di jet-ski. All’apparenza un oggetto da guerre stellari, nella realtà un prototipo che interessa alle forze speciali transalpine. Materiale che il ministro della Difesa francese, Florence Parly, ha definito “un bel simbolo dell’Europa della difesa che stiamo costruendo”. A questo proposito, spettatori eccellenti sono stati il presidente della commissione europea, Jean-Claude Junker; la cancelliera tedesca, Angela Merkel; il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, e leader degli altri Paesi membri della Iei, l’Iniziativa europea di intervento sulla difesa europea, iniziativa di cui l’Italia non fa parte, a Parigi per una riunione convocata da Macron.

Se per un momento il dibattito politico italiano accantonasse la piccola polemica, le punzecchiature nei confronti di altri Paesi europei seppure la Francia ne offra gli spunti, e si provasse a volare più alto, perfino in modo bipartisan se la parola non risultasse offensiva, l’orgoglio nazionale dovrebbe essere la base di ogni nazione democratica. È vero che in Italia la festa delle Forze armate è il 4 novembre e che il 2 giugno, festa della Repubblica, non possa essere solo rappresentata dalle divise, ma da qualche anno nella parata dei Fori imperiali si tende sempre più a sminuire il fondamentale ruolo dei militari, sballottati anche negli ultimi giorni per piccolo cabotaggio politico, quando invece alle parole di elogio non sempre seguono atti conseguenti. Orgoglio e sicurezza nazionale sono il dna di forze armate e forze dell’ordine, che necessitano di investimenti cospicui, divise e armamenti, alloggi e missili tanto per semplificare.

La Francia avrà tanti difetti, ma sull’orgoglio nazionale non prende lezione da nessuno e offre un esempio da imitare, anche con il mal di pancia.

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