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L’Italia chiede all’Ue di isolare Haftar

L’Italia propone una presa di posizione dell’Unione europea per l’attacco contro un edificio del campo di detenzione per migranti di Al-Daman Camp, a Tajoura, est di Tripoli. Oltre quaranta i morti, sorpresi nel sonno, con più di cento feriti. Per il governo onusiano guidato da Fayez Serraj la responsabilità del bombardamento è di Khalifa Haftar, lanciato in un assalto per prendere la capitale che da tre mesi è in stallo.

Una guerra civile di posizione che ha prodotto quasi mille morti. L’Italia chiede che Bruxelles si faccia promotrice di una richiesta all’Onu per aprire un’indagine che faccia chiarezza sull’accaduto e attesti i responsabili dei crimini. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si è già riunito oggi in seduta di emergenza per approfondire la situazione.

In mattinata, il vicepremier Matteo Salvini ha dato una sterzata sul dossier dettando la linea del governo. “Se la comunità internazionale non interviene adesso a sostegno del governo legittimamente riconosciuto dall’Onu mi domando cos’altro bisogna aspettare”. Non manca una frecciatina al governo francese e al suo supporto al Feldmaresciallo di Tobruk. “Non cito i francesi – dice Salvini – ma mi auguro che non ci sia più nessuno che per interesse economico e commerciale sostenga qualcuno che bombarda obiettivi civili”.

La presa di posizione di Salvini è netta. E giunge a due giorni dal faccia a faccia meneghino con Serraj . Un incontro breve, circondato da una certa cautela. Che però ha avuto i suoi frutti. Secondo quanto rivelato da fonti vicine al governo di Tripoli a Formiche.net, il premier libico avrebbe chiesto al governo gialloverde “uno sforzo maggiore per consolidare il ruolo politico di un governo libico che è riconosciuto dalle Nazioni Unite”.

 



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