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Allarme clima. La prima inflight call di Parmitano

A otto giorni dalla partenza della missione Beyond dell’Agenzia spaziale europea, Luca Parmitano ha effettuato la prima inflight call dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss). L’evento, trasmesso dalla Nasa, fa seguito ai primi tweet e alle prime spettacolari foto dallo spazio dell’astronauta italiano. “Vedere tutto ciò dalla Iss – aveva detto nel suo primo tweet – è quasi travolgente. Che viaggio incredibile. La Soyuz è davvero un’astronave straordinaria: prestazioni impeccabili per MS13. E la mia prima visione dall’orbita non avrebbe potuto essere migliore: nuvole notturne mozzafiato, eteree e quasi irreali…”.

L’ALLARME SUL CLIMA

Parmitano, collegato con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano ha dichiarato che “rispetto alla prima volta (@Astroluca è alla sua seconda esperienza sulla Iss, ndr) l’adattamento è stato velocissimo, mi sono sentito subito a casa. Il mio corpo ha ricominciato subito a comprendere come muoversi”. “La cosa più difficile alla quale è stato necessario riadattarsi è stato il caffè”, ha aggiunto scherzando, per poi lanciare un serio e sentito allarme sul riscaldamento globale: “Negli ultimi 6 anni ho visto deserti avanzare e ghiacci sciogliersi, spero che le nostre parole possano allarmare davvero verso il nemico numero uno di oggi e anche dare la spinta ai nostri leader per fare tutto il possibile per migliorare la situazione se non invertirla”.

SOGNO ANCHE LA LUNA

L’astronauta italiano, che nel corso della seconda parte della Expedition 60/61, della durata di sei mesi, sarà il primo italiano (e il terzo europeo) ad assumere il comando della Stazione Spaziale Internazionale, ha quindi risposto a chi glielo domandava di sentirsi pronto ad affrontare una missione sulla Luna nei prossimi anni. “Ho l’età giusta per sognarlo – ha detto -, e anche se non l’avessi, sognare ci fa stare bene e ci spinge a progetti sempre più grandi, mi piace l’idea di essere un passo più vicino ogni volta che acquisisco esperienza”.

PARTITO IL PRIMO ESPERIMENTO ITALIANO

Intanto il 24 luglio ha preso ufficialmente il via “Nutriss”, il primo dei sei esperimenti scientifici messi a punto dall’Agenzia spaziale italiana per la missione Beyond. Si tratta di un test, proposto dall’Università di Trieste, che ha come obiettivo quello di mantenere una composizione corporea ideale evitando l’aumento del rapporto massa grassa/massa magra dovuto all’inattività da microgravità. Responsabile tecnico per la realizzazione dell’apparato è la Kayser Italia di Livorno. Nutriss è arrivato sulla Iss a bordo della navetta cargo Cygnus NG-11 lo scorso 17 aprile insieme ad un altro esperimento italiano, Acoustic Diagnostics, che sarà oggetto di attività ad inizio agosto.

IL TERZO IN RAMPA DI LANCIO

Nel frattempo è partito il terzo esperimento targato Asi: Amyloid Aggregation. A trasportarlo è stata la capsula Dragon-18 della SpaceX. Nel corso della sua missione, Parmitano avrà il compito di seguire oltre 200 esperimenti internazionali 50 dei quali dell’Esa. Gli altri tre targati Asi (Lidal, Xenogriss e Mini-Euso) arriveranno a bordo della Iss tra agosto, ottobre e dicembre.

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