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Un coinvolgimento Usa nel caso Savoini? Assurdo pensarlo. Parla Luttwak

Una mano americana dietro la diffusione dell’audio pubblicato da Buzzfeed? “Un’assurdità pensarlo” secondo Edward Luttwak, che risponde così all’ipotesi, riportata da alcuni articoli, di un possibile coinvolgimento di Washington nella vicenda, che ha visto la pubblicazione della registrazione di un incontro a Mosca di un (ex?) collaboratore di Matteo Salvini, Gianluca Savoini, per trattare – secondo la ricostruzione della testata – un presunto finanziamento con cui mandare avanti la campagna elettorale della Lega per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo.
Gli Stati Uniti, evidenzia l’analista e politologo americano, già stratega militare della Casa Bianca, “si curano poco dei legami che l’Italia intrattiene con Mosca”. Piuttosto, rimarca in una conversazione con Formiche.net, sono preoccupati dei rapporti tra Italia e Cina.

Luttwak, che cosa ne pensa del caso sollevato dall’audio pubblicato da Buzzfeed?

Posso solo dire che se la Lega – come qualunque altro partito in altre circostanze – avesse ricevuto del denaro in quel modo sarebbe molto grave, oltre che illegale. Ma finora non abbiamo nessuna prova che ciò sia accaduto. Tuttavia ci sono altri aspetti che mi danno da pensare.

Quali?

Diverse testate hanno parlato di un legame tra Gianluca Savoini e Aleksandr Dugin, ultranazionalista di destra russo e ideologo dell’anti-Europa, sostenitore del presidente russo Vladimir Putin. Questo rapporto, se esiste, andrebbe approfondito o chiarito, perché – che i soldi siano stati dati o no, e ho già detto che non è possibile saperlo per ora – ci porta al cuore di quello che io ritengo sia il problema, che è soprattutto politico e che non riguarda solo l’Italia.

Di che tipo di problema si tratta?

La Russia utilizza come metodo quello di sostenere, in vario modo, tutti i partiti politici in Europa contrari alla Nato e alle istituzioni europee. Anche se l’economia russa è ormai in declino – il Pil del Paese è inferiore a quello dell’Italia – Mosca tenta di foraggiare e influenzare i politici per indebolire l’Occidente. A volte ci riesce, a volte no. Ma in ogni caso basterebbe questo per rendersi conto che alcuni incontri andrebbero a mio parere quantomeno evitati, se non altro per ragioni di opportunità.

Alcuni articoli hanno riportato l’ipotesi di una mano americana dietro la fuoriuscita di quelle conversazioni. Lo ritiene verosimile?

Considero un’assurdità pensarlo. In primo luogo perché si danno alla Cia più potere e più capacità di quelle che realmente abbia. E poi, cosa più importante, perché gli Stati Uniti si curano poco dei legami che l’Italia intrattiene con Mosca. Roma, sulle cose che contano davvero nel rapporto con la Russia – sanzioni e crisi ucraina innanzitutto – ha finora dimostrato di schierarsi sempre dalla parte di Washington. Piuttosto, al momento l’interesse americano è che l’Italia non vada con la Cina, che è considerato il vero rivale strategico dei prossimi anni.



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