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Ecco SunRazor, la prima imbarcazione solare da competizione

Si chiama “SunRazor 01” (letteralmente Rasoio del Sole) la prima imbarcazione solare ad alta tecnologia sviluppata dal team italiano BlueMatrix, di ritorno dai primi test in acqua alla 6a edizione del Monaco Solar & Energy Boat Challenge, che si è svolta a Montecarlo all’inizio di luglio. La messa a punto di quello che, più che una semplice barca, è un insieme di sistemi elettronici e meccanici, ha richiesto mesi di preparazione per arrivare al battesimo di Montecarlo.

Così spiega l’intenso lavoro svolto il Team Manager Cristian Pilo: “Abbiamo unito materiali avanzati e tecnologie aerospaziali, batterie agli ioni di litio di ultima generazione, un propulsore elettrico ad alto rendimento, complessi software di gestione e sistemi portanti nati da un attento studio fluodinamico sviluppato con l’aiuto del Politecnico di Bari. A medio termine vogliamo lavorare per sviluppare ulteriormente l’elettronica di navigazione, il sistema di controllo elettronico e aumentare l’autonomia anche in condizioni di scarso irraggiamento solare”.

IL TOUR DI SUN RAZOR

Dopo le prove di Montecarlo, SunRazor sfiderà, a settembre, in Olanda, le altre 18 imbarcazioni in occasione della prossima gara di campionato. Si tratta di banche nate da spin-off universitari e da laboratori sperimentali, portate in gara da 8 diverse nazioni, fra cui ben 11 olandesi. “Ricerca e innovazioni tecnologiche per il fine ultimo della tutela dell’ambiente sono costantemente al centro del nostro interesse – ha commentato il Sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo – Penso, ad esempio, al monitoraggio nelle zone più sensibili, come le Aree Marine Protette, dove sarebbe vantaggioso operare con veicoli a basso impatto ambientale”.

“Siamo consapevoli che il futuro delle nostre imprese sarà strettamente legato alla loro capacità di innovare e soprattutto di interpretare la sostenibilità – è stato il saluto del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – accogliere il progetto SunRazor con una base nel Mar Piccolo di Taranto esprime la nostra volontà di supportare progetti fortemente orientati alla sostenibilità, che diano concreta visibilità e opportunità di sviluppo a una Regione come la Puglia che è un concentrato di strutture all’avanguardia, a cominciare dal polo dell’industria aerospaziale”.

UNA BARCA CHE VA COL SOLE

SunRazor è un trimarano in fibra di carbonio, largo quasi 8 metri, largo due metri e mezzo circa e con un peso di 140 chili. Rispetto alle altre imbarcazioni, concepite per la navigazione nelle calme acque dei canali olandesi, in mare offre maggiore stabilità ed efficienza grazie a un bordo più alto e alla maggiore larghezza dello scafo.
Particolarmente soddisfatto Mario Massimo Foglia, del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Bari, il quale ha sottolineato l’impegno del dipartimento “nell’inserire i giovani nel mondo dell’impresa, con la possibilità di collaborare a un progetto come quello di SunRazor, un prototipo da competizione. Ci siamo concentrati soprattutto sullo sviluppo dei foil, le superfici portanti dell’imbarcazione. Questo progetto è un esempio perfetto di collaborazione fra accademia, ricerca e industria che nel nostro Paese può e deve crescere”.

Il progetto è stato realizzato grazie all’impegno economico del Gruppo Comes, specializzato in grandi costruzioni in acciaio. Le ragioni di questo impegno le ha spiegate Vincenzo Cesareo, presidente del Gruppo: “Tre i motivi del nostro impegno: primo, vediamo nella mobilità sostenibile sul mare un nuovo settore di sviluppo; secondo, per svolgere attività di monitoraggio in mare abbiamo bisogno di mezzi in grado di muoversi con grande efficienza energetica; terzo sentiamo come dovere e vocazione quello di sostenere la ricerca, soprattutto se legata all’attività di giovani all’interno del mondo accademico. La mobilità sostenibile è ormai una realtà nella circolazione su strada. Nella nautica si tratta di un mondo ancora tutto da esplorare e, a nostro giudizio, ricco di opportunità”.

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