“La debole crescita globale, la gelata degli investimenti e il crollo del commercio hanno spinto, il 31 luglio scorso, la Federal Reserve a tagliare i tassi di interesse di un quarto di punto. Questo dovrebbe attenuare il rallentamento dell’economia americana, attanagliata dai dubbi alimentati dai dazi e dal venir meno dell’effetto espansione fiscale. In effetti, le tensioni tra gli Stati Uniti ed i partner commerciali rimangono la maggiore fonte di incertezza, e dopo oltre un anno di discussioni, caratterizzato da ups and downs, i rapporti con la Cina sembravano essere entrati in una fase positiva, soprattutto dopo il G20. Tuttavia rimaniamo dell’idea che lo scontro tra gli Usa e la Cina rimanga una tematica secolare per la supremazia dell’economia mondiale”.
Parola di Moreno Zani, presidente di Tendercapital, uno dei player internazionali nel settore dell’asset management che gestisce attivamente una selezionata gamma di prodotti Ucits V e Alternative costruiti su misura. Il gruppo europeo, con base a Londra, nel tempo si è sviluppato ed oggi è presente oltre che nel Regno Unito, in Irlanda, Italia, Svizzera e a breve in Francia dove assiste investitori istituzionali e Hmwi nella gestione degli investimenti.
Per quanto riguarda il contesto macro economico in Europa, secondo Zani si registrano “segnali di rallentamento per l’economia europea, ma è il sentiment sulle aspettative future gravato dal persistere della debolezza nel settore industriale/manifatturiero a preoccupare. Ordinativi in calo, erosione del backlog e minori investimenti hanno portato a primi segnali negativi sul mercato del lavoro, con il calo settoriale di occupati più ampio dell’ultimo ciclo economico nel mese di luglio. Il sentiment in merito alle aspettative sull’attività a 12 mesi di distanza è calato ai minimi degli ultimi quattro anni e mezzo, a sottolineare come le difficoltà del contesto industriale e la tematica commerciale stiano avendo un impatto anche sui servizi”. In tale contesto, dunque, prosegue Zani “Tendercapital mantiene complessivamente un approccio prudente sul mercato obbligazionario mantenendo duration corte mentre sul mercato equity europeo la nostra view rimane cauta preferendo un’esposizioni sui settori difensivi rispetto ai ciclici.”
Sempre in Europa secondo Zani “pesano le incertezze sulla Brexit, rese più acute dal nuovo governo guidato da Boris Johnson, che ancora non ha abbandonato i toni da campagna elettorale e la composizione del suo governo è orientata verso una uscita dall’Ue senza accordo. Noi investitori speriamo sempre in un’intesa, anche dell’ultimo minuto”.