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Fra conferme e novità, in arrivo il nuovo governo in Ucraina. E sulla Crimea…

È il giovane giurista Oleksiy Honcharuk il nuovo primo ministro ucraino. Il suo nome è stato proposto al Parlamento dal presidente Volodymyr Zelensky (nella foto) , il cui partito ‘Servo del Popolo’ domina l’assemblea.

LA FIGURA DI HONCHARUK

Honcharuk, 35 anni, ha trascorso – si legge sulla stampa internazionale – gran parte della sua carriera come avvocato, diventando infine partner principale di una società specializzata nello sviluppo immobiliare. Nel 2015 ha diretto l’organizzazione non governativa Brdo che si è concentrata sulle riforme e ha consigliato Stepan Kubiv, primo vicepremier durante l’amministrazione dell’ex presidente Petro Poroshenko.

LA PRIMA RIUNIONE DEL PARLAMENTO

Oggi il nuovo parlamento ucraino si è riunito per la prima sessione dopo le elezioni dello scorso 21 luglio; un incontro iniziato formalmente solo dopo un giuramento dei deputati neoeletti davanti alla Verkhovna Rada (il parlamento unicamerale di Kiev), come stabilito dalla Costituzione ucraina. Poi l’elezione del nuovo presidente dell’assemblea su indicazione del capo dello Stato, ovvero il segretario di Servo del Popolo, Dmytro Razumkov. E, successivamente, quella del premier.

I POSSIBILI MINISTRI

Così, in questo momento, proprio come in Italia, anche a Kiev ferve il ‘totonomi’ su quelli che potrebbero essere i ministri che comporranno la squadra di governo e i funzionari che svolgeranno ruoli in posti apicali. Uno di questi è Andriy Zahorodniuk (ora consulente esterno del presidente Zelensky, già responsabile dell’ufficio per le riforme della Difesa ucraina), che potrebbe essere candidato alla guida del dicastero della Difesa.
Il nome proposto da Zelensky per il ministero dell’Interno dovrebbe essere invece quello di Arsen Avakov, che ha già ricoperto la carica ministeriale nell’esecutivo di Volodymyr Groysman. Anche Oksana Markarova, attuale ministro delle
Finanze, dovrebbe mantenere l’incarico nel nuovo governo. Ruslan Riaboshapka dovrebbe invece essere destinato a ricoprire la carica di procuratore generale (oggi ha presentato la lettera di dimissioni il procuratore generale in carica Yuriy Lutsenko). Mentre l’attuale
direttore ad interim del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu), Ivan Bakanov, dovrebbe mantenere il posto.

MEGLIO CON GLI USA

Nel frattempo proseguono i tentativi per risolvere la crisi nell’Est ucraino. In particolare, Zelensky mirerebbe ad allargare il cosiddetto formato Normandia – composto da delegazioni francese, tedesca, russa e ucraina – anche agli Usa (con l’inviato speciale per l’Ucraina del Dipartimento di Stato, Kurt Volker, che secondo Deutsche Welle avrebbe già espresso parere positivo a un’ipotesi di questo genere). Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Bolton, è appena stato a Kiev, da dove ha annunciato che il presidente americano Donald Trump incontrerà quello ucraino il 1 settembre a Varsavia.
Oggi – ha reso noto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert in un comunicato – in una telefonata intercorsa tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente russo Vladimir Putin si è affrontata la questione della situazione in Donbass, dove si agitano i ribelli filorussi, e si è stabilito di “andare avanti con la preparazione di un vertice” sull’Ucraina nel Formato Normandia. Precondizione per ogni intesa resta in ogni caso la piena applicazione di Mosca degli accordi di Minsk, ancora lontana.

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