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L’inaccettabile deriva autoritaria e l’appello di Democrazia Solidale

La crisi attuale è stata determinata da elementi esterni alla prassi costituzionale: qualunque ne sia il motivo, Salvini ha cercato di superare in maniera scorretta il ruolo delle istituzioni. È un segnale preoccupante che evidenzia l’intenzione di portare l’Italia verso una deriva, sicuramente plebiscitaria e forse anche autoritaria. Democrazia Solidale ritiene tale eventualità inaccettabile, una ricetta pericolosa che ha già dato in passato pessima prova di sé. Ora si tratta di vedere se esiste la possibilità di una nuova maggioranza che abbia un contenuto e una finalità.

Ogni sforzo va fatto per evitare avventure dissennate come l’uscita dall’euro e la messa a rischio del risparmio o la ricerca di “pieni poteri”. Occorre ridare tutta la sua dignità alla nostra democrazia parlamentare che ha ricostruito l’Italia e l’ha resa uno dei primi paesi al mondo. Il metodo del dialogo politico e del ragionevole compromesso non è opportunismo ma frutto di tale conquista, pagata a caro prezzo. Come già alle elezioni europee con l’elezione di Pietro Bartolo, DemoS partecipa a tale sforzo come portavoce delle aspettative dell’Italia infragilita da anni di crisi, nella difesa del lavoro, dell’ambiente, della famiglia, dei bisogni dei deboli e delle zone interne abbandonate, degli anziani e dei migranti, dei settori pubblici in crisi come sanità e scuola. La qualità di una democrazia infatti si valuta non solo dall’abilità nel gioco politico ma anche dalla risoluzione quotidiana di tali bisogni che spesso sono divenuti vere e proprie emergenze.


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