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La prova di Rousseau è senza appello, anche se dirà No. Parla il sen. Puglia (M5S)

Il voto su Rousseau arriva sicuramente in ritardo ma non è uno sgarbo a nessuno. Lo spiega in questa intervista con Formiche.net Sergio Puglia, senatore pentastellato chiamato a commentare la volontà del Movimento 5 Stelle annunciata via blog di sottoporre al voto sulla piattaforma del Movimento l’accordo di governo con il Partito Democratico. E in merito all’alleanza con il Pd: “Dobbiamo stare da soli, bastiamo a noi stessi ma…”

Come giudica la scelta di mettere al voto l’accordo di governo?

Ritengo corretto che il voto su Rousseau venga posto sul programma e sulle forze politiche che si impegneranno ad attuarlo. Un’unica votazione.

Che succede se l’esito del voto è negativo per le sorti del governo giallorosso?

Se il voto è negativo, come è normale che sia, il capo politico ed i parlamentari devono rispettare la decisione. Pertanto bisogna cambiare programma ed interlocutori. La stragrande maggioranza dei parlamentari del M5S è stato votato proprio attraverso la piattaforma Rousseau, ragion per cui il potere politico di tale strumento partecipativo è importante e primaordinato a qualunque altra decisione

Non è uno sgarbo verso il Quirinale e la Costituzione votare alla fine del percorso e dopo l’incarico a Conte? Con la Lega il voto sulla piattaforma fu espresso prima delle consultazioni…

Ritardo e non sgarbo. Il Presidente Mattarella è una persona molto attenta alla forma istituzionale, pertanto se non ha avuto alcuna remora nel nostro sistema decisionale ritengo che non abbiamo commesso alcuna “scortesia”.

Come vede l’alleanza con il Pd?

Nessuna alleanza vedo positiva. Nessuna. Noi dobbiamo stare da soli. Non perché siamo migliori degli altri ma semplicemente perché bastiamo a noi stessi. Abbiamo valori eterogenei al nostro interno che riusciamo a mettere insieme e farne un valore. La Lega è ancora tanto Lega nord. Il Pd è una forza completamente diversa da noi.

Quindi?

Tuttavia, nel solco costituzionale c’è una sollecitazione che i nostri padri costituenti ci hanno lasciato: abbassate le bandiere ed i colori, seguite le idee giuste, seguite le richieste dei cittadini. Questo abbiamo fatto con il contratto di governo stipulato con la Lega Nord e questo faremo con il Partito democratico. In altre parole, seguiamo un programma e delle idee, elaborato a prescindere dalle ideologie.

Cosa ne pensa dell’idea di Grillo di avere ministri competenti e non politici?

Beppe riesce sempre ad avere una visione futuristica e premonitrice. Pertanto mi mette sicuramente in stato di “allarme”. Ma ritengo che il ruolo di ministro sia strettamente connesso a quello politico parlamentare. Preferisco sempre che ci sia un ministro che sia collegato direttamente al Parlamento. Questa ritengo sia una maggiore garanzia di rappresentatività popolare. Abbiamo bisogno di persone che conoscano i problemi concreti del popolo.

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