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Coca Cola fa shopping e compra le Acque Minerali Lurisia

Coca Cola fa shopping in Italia. Il colosso americano produttore della bevanda più famosa al mondo, nata nel 1886, ha annunciato la sottoscrizione di un accordo preliminare per l’acquisizione di Lurisia storica azienda di acque minerali e bibite attualmente controllata congiuntamente dal fondo d’investimento privato IdeAa Taste of Italy, gestito a sua volta da Dea Capital Alternative Funds Sgr, dalla famiglia Invernizzi, e da Eataly Distribuzione, controllata del gruppo fondato da Oscar Farinetti.

Il valore dell’azienda è stato concordato in 88 milioni di euro, soggetto ad aggiustamento prezzo come da prassi di mercato. Il completamento dell’acquisizione è invece atteso per la fine del 2019. Come parte della operazione – spiega una nota – Piero Bagnasco, attuale presidente e amministratore delegato di Lurisia, e Alessandro Invernizzi, rappresentanti di due degli azionisti venditori, rimarranno nel consiglio di amministrazione di Acque Minerali “al fine di assicurare continuità di business”. L’acquisizione è operata con il supporto di The Coca-Cola Company, in linea con simili operazioni precedenti.

Fondata nel 1940 in Roccaforte Mondovì, nel Nord-Ovest d’Italia, Acque Minerali Lurisia è un produttore e distributore di acque minerali e bibite premium con il brand Lurisia. Nella categoria delle acque, l’azienda offre acque minerali e frizzati provenienti da fonti a 1.400 metri sul livello del mare sul Monte Pigna, in imballaggi in pet e vetro. L’azienda e’ stata pioniera nell’offrire acque in bottiglie di vetro a forma di campana, disegnate dallo studio di architettura e design Sottsass Associati.

A questo punto la fabbrica piemontese si aggiunge ai 4 stabilimenti di Coca-Cola Hbc Italia presenti in Campania, Abruzzo, Basilicata e Veneto, dove ha sede il più grande centro produttivo di Coca-Cola in Europa. Una realtà globale, ma anche italiana, con piani di investimento nella capacità industriale che nel 2019 ammontano a quasi 45 milioni di euro. L’operazione ha però prodotto a quanto sembra un effetto collaterale. Slow Food ha annunciato l’intenzione di interrompere la collaborazione con Lurisia dopo l’annuncio dell’operazione con Coca Cola.

Proprio una decina di giorni fa, Coca Cola aveva annunciato un altro grande investimento in Italia, riguardante lo stabilimento di Nogara (Verona), il più grande d’Europa. Lo scorso 7 settembre il colosso a stelle e strisce ha infatti inaugurato la nuova linea di produzione asettica per l’imbottigliamento delle bevande non gassate presso il sito veneto, investendo circa 100 milioni. La nuova linea è l’ultimo degli investimenti industriali nazionali dell’azienda, per un totale di oltre 220 milioni di euro negli ultimi dieci anni, di cui quasi 45 nel 2019, destinate ai quattro siti produttivi italiani. Nel 2018 sono stati oltre 111 milioni di euro le risorse che l’azienda ha distribuito localmente con quasi 2.500 persone che dipendono parzialmente o totalmente dai redditi di lavoro generati da Coca-Cola.

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