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È Mara Carfagna il jolly che Forza Italia deve giocare. Parla Occhiuto

Renzi? Un avversario, nello stesso perimetro centrista ma dall’altro lato della barricata. Carfagna? Il jolly che deve giocare Forza Italia. Salvini? Non ha dimostrato la capacità di federatore come Berlusconi nel ’94. Queste le pillole che il vicepresidente del Gruppo di FI alla Camera, il calabrese Roberto Occhiuto, affida a Formiche.net all’interno di un ragionamento che vuole scomporre e analizzare il futuro del centrodestra italiano, a pochi giorni dalla cena pariolina romana dove si sono attovagliati in tanti che non condividono la svolta sovranista del centrodestra.

Forza Italia è dinanzi ad un bivio? Popolare ed europeista oppure sovranista e salviniana?

La storia di FI è quella di un partito e del suo leader, Silvio Berlusconi, che ha saputo federare sensibilità profondamente diverse. Nel ’94 ci riuscì con la Lega secessionista di Umberto Bossi e la destra di Gianfranco Fini appena uscita da Fiuggi. Per cui a noi non spaventa questa opera di sintesi da realizzare all’interno del centrodestra. Ci dispiace che oggi, per dimensione e consenso elettorale, Matteo Salvini non abbia ancora dimostrato pari capacità di federatore.

Quale la spinta che la corrente di Mara Carfagna potrà offrire al centrodestra?

Intanto Mara Carfagna penso sia la personalità di FI più carismatica e noi abbiamo la necessità di dimostrare agli italiani che la storia di Berlusconi può continuare grazie a frontman che si confrontano ogni giorno con la controparte politica. Oggi FI ha certamente il consenso di quanti hanno ben chiari in mente i successi di Belusconi, il quale però non riesce più a dare un senso di speranza e di profondità. La Carfagna è una straordinaria risorsa, il jolly che il partito ha in mano e che deve giocare per risolvere il nodo e riconfermare la propria identità di partito ancorato al centrodestra e ai valori moderati. E’evidente però che non siamo esenti da colpe.

Quali?

La classe dirigente comunque deve fare mea culpa. Se in questi anni le speranze che Berlusconi nutriva su Alfano, Parisi, Toti sono state deluse significa che qualche errore è stato commesso. O no?

Il fronte sinistro è coperto con il governo giallo-rosso, quello destro con i sovranisti Salvini e Meloni. Crede ci sia bisogno di più centro alla politica italiana?

Partiamo col dire che l’area moderata, liberale, cattolica e centrista è confusa dall’attuale proposta politica. E non potrebbe essere altrimenti, visto che Matteo Salvini propone un sovranismo che è contro natura. Le imprese e le multinazionali che vogliono investire in Italia non sono nostre nemiche. Anzi. Dobbiamo ricominciare a tessere la tela della nostra politica, senza rincorrere gli avversari ma puntando su idee e ragionamenti per rianimare l’intero movimento. Non dimentichiamo che Salvini non ha inventato nulla: la flat tax la propose l’azzurro Martino.

Italia viva di Renzi è davvero solo un competitor?

Renzi è un avversario, che si trova nello stesso perimetro centrista di FI, ma dall’altro lato della barricata. Mi auguro che sia chiaro. Come altrettanto chiaro mi auguro sia il fatto che non ci saranno, come ho letto, confluenze o comunanze.

twitter@FDepalo

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