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Chi è Paola De Micheli, nuova ministra delle Infrastrutture e dei trasporti

Manager a Piacenza, nome di peso nel Pd di Renzi e di Zingaretti. Paola De Micheli “nasce” politicamente con la segreteria targata Bersani, nel dipartimento Economia guidato da Fassina. Quello il primo passo che la porta, dopo gli incarichi negli enti locali (consigliere comunale a Pontenure e assessore a Piacenza) all’elezione in Parlamento nel 2008. Nel partito si distingue per essere vice capogruppo vicario del PD alla Camera dei deputati, Sottosegretario all’Economia nel governo Renzi e Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo Gentiloni, prima di essere nominata Commissario straordinario di Governo alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017.

Schietta e attiva, ha dalla sua un carattere aperto che le ha consentito di essere presente in numerosi ambiti, sia strettamente legati alla politica (come il consiglio direttivo di TrecentoSessanta, l’associazione fondata nel 2007 da Enrico Letta) che ad altri settori come la pallavolo, di cui nel 2016 viene eletta presidente della Lega di Serie A.

Nel nuovo corso del Pd zingarettiano è presentein qualità di vicesegretario, carica che divide con l’ex ministro della giustizia Andrea Orlando.

Nel 2017 ha firmato, assieme a Stefano Imbruglia e ad Antonio Misiani, (con la prefazione di Romano Prodi) il volume “Se chiudi ti compro. Le imprese rigenerate dai lavoratori” per i tipi di Guerini e Associati.

Raccoglie il testimone da Danilo Toninelli, che in questi 14 mesi è stato al centro di numerose polemiche sia per il crollo del ponte di Genova sia per la questione legata ai pedaggi autostradali.

 



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