È in corso a livello globale un intenso dibattito sul confine sottile che separa sicurezza e privacy nell’era digitale, in un momento nel quale l’intelligence – come dimostra lo sforzo del governo di delineare nuove norme a protezione delle reti 5G – è chiamata a nuove e importanti sfide e la società subisce importanti cambiamenti.
Il tema sarà al centro di uno dei panel della quinta edizione del FolleMente Festival, appuntamento che quest’anno si tiene a Teramo dal 19 al 21 settembre.
LA KERMESSE
In quella che nell’immaginario collettivo è ancora ‘la città dei matti’, definizione che deriva della presenza dell’ex Ospedale Psichiatrico di Sant’Antonio Abate, la kermesse punta a riscoprire le radici multidisciplinari della follia – spaziando dall’arte alla divulgazione scientifica, dalla letteratura al tema dell’intelligenza artificiale – per riportarla follia al centro del dibattito cittadino e di una riflessione critica più ampia che investe la vita dell’intera comunità.
LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA
Come detto, il Festival si addentrerà anche nella sempre più presente dimensione tecnologico-cibernetica. Quanto la nostra intelligenza è condizionata e rischia di essere sostituita dalle macchine? Quanto la protezione della nostra sicurezza mina la nostra privacy? E ancora: quanto queste nuove frontiere della Ragione possono generare effetti irrazionali, incontrollabili e, per certi versi, “folli”?
Sono alcune delle questioni decisive alla base della rivoluzione digitale, che riguardano il futuro della nostra libertà, lo stato di salute della democrazia, gli sviluppi dell’informazione e il nostro stesso destino antropologico. Dallo spadroneggiare in Rete di hacker, troll e bot, all’uso politico della disinformazione, fino all’interdipendenza tra mondo reale e virtuale e ai processi di automazione, sono interrogativi toccano in quanto cittadini, utenti della rete e, più in generale, esseri umani.
L’EVENTO
Di tutto questo si parlerà domani sabato 21 settembre alle ore 18, presso la Sala Ipogeo, durante il talk “Le ragioni dell’Intelligence e le follie dell’Intelligenza artificiale”, un confronto sulle opportunità che i big data e gli strumenti digitali ci offrono per garantire la sicurezza collettiva, ma anche sui rischi che essi comportano, a cominciare dalle maggiori possibilità di controllo che erodono parzialmente la privacy.
Ne discuteranno, moderati dal giornalista Gianluca Veneziani, il fondatore della rivista Formiche e senior fellow del think tank Atlantic Council Paolo Messa, il responsabile Sistemi informativi dell’Università di Chieti-Pescara e docente di Cyber intelligence Antonio Teti, e Ernesto Di Giovanni, partner di Utopia e Fellow del Dipartimento di Stato Usa.