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Il Tap corre. Gas in Italia a fine 2020

Il Tap corre e si prepara a portare in Italia l’ambito gas proveniente dall’Azerbaigian. Una manna dal cielo per un Paese che oggi paga l’energia il doppio rispetto all’Europa e che da anni tenta di migliorare il proprio approvvigionamento. Questa mattina il managing director del gasdotto Tap (Trans adriatic pipeline), Luca Schieppati, ha fornito un’indicazione importante circa l’arrivo del primo gas in Italia.

Il Tap è “una priorità di questo governo”, ha spiegato Schieppati  intervenendo all’Italian energy summit organizzato a Milano da 24Ore Business School in collaborazione con il Sole 24 Ore. “L’attuale governo ci ha appena rinnovato ed esteso il decreto Via (Valutazione impatto ambientale) che sarebbe scaduto ieri, quindi noi possiamo andare avanti a lavorare. Questo è un segnale tangibile che questa opera è una priorità del governo”. Schieppati ha poi spiegato che in Grecia e in Albania i lavori sono in linea con il piano originale mentre “in Italia stiamo lavorando con il ministero dell’Ambiente, contiamo di confermare il gas in Italia l’ultimo trimestre del prossimo anno“.

Il manager non solo ha fornito indicazioni precise sull’arrivo del gas azero in Italia, ma anche annunciato un molto probabile raddoppio dell’infrastruttura, fino a una capacità di 20 miliardi di metri cubi, dagli attuali 10. “Abbiamo fatto dei market test sulla possibilità di raddoppiare la capacità di gas fino a 20 miliardi di metri cubi. Tecnicamente non ci sono problemi, servono solo due compressori in Grecia e Albania ma i tubi restano gli stessi, e da parte del mercato c’è piena consapevolezza che Tap possa farlo”. Già durante l’estate i soci del consorzio Trans Adriatic Pipeline, partecipato da Bp, Socar e Snam  (ciascuna col 20%), Fluxys (19%), Enagás (16%) e Axpo (5%), avevano iniziato a esplorare la possibilità.

Una serie di tweet sul profilo ufficiale del consorzio, ha poi fornito ulteriori dettagli, anche circa l’importanza strategica dell’opera. “Ogni infrastruttura deve essere intesa come un tassello fondamentale che imprime forza all’economia. In questo contesto Tap riveste per l’Italia un ruolo fondamentale da un punto di vista economico, strategico e geopolitico. In Italia, nella parte di percorso a terra, sono stati già costruiti 3.8 km di gasdotto sugli 8.2 previsti. Il tratto dove ci sono i tubi è già stato reinterrato al 90%”.


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