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Venti di guerra tra Colombia e Venezuela (e non solo)…

Dopo l’insistente violazione dei diritti umani e la crisi umanitaria, ora il regime di Nicolás Maduro vuole “fare la guerra” con la Colombia. In nome della difesa della propria sovranità. Il presidente socialista ha accusato il governo colombiano di utilizzare l’annuncio del ritorno alle armi degli ex leader della Forza Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc) per “manovrare” e “innescare un conflitto militare” al confine con il Venezuela. E per questo ha deciso di attivare l’inedita “allerta arancione” alla frontiera.

“Non solo il governo colombiano ha impegnato la Colombia in una guerra – ha dichiarato Maduro durante una cerimonia militare a Caracas -, ma sta anche usando accuse infondate per attaccare il Venezuela e scatenare un conflitto militare contro il nostro Paese”. L’allerta riguarda le unità militari schierate lungo il confine e cerca di fare fronte “alla minaccia della Colombia di aggressione contro il Venezuela”. Il leader del regime venezuelano ha anche annunciato che dal 10 settembre prossimo si terranno esercitazioni militari lungo la frontiera per preparare le forze armate venezuelane.

Le tensioni tra il presidente colombiano Iván Duque e Maduro sono aumentate dopo che l’ex capo dell’organizzazione narco-terrorista Farc ha annunciato la settimana scorsa che riprenderà le armi, stracciando l’accordo di pace siglato nel 2016. Duque ha accusato Maduro di sostenere, ospitare e finanziare i membri delle Farc e di altre organizzazioni criminali.

L’analista Andrés Oppenheimer, caporedattore e editorialista di affari esteri del Miami Herald e uno dei 50 intellettuali latinoamericani più influenti secondo la rivista Foreign Policy, crede che siamo davanti a una possibile “internazionalizzazione del conflitto colombiano”. L’annuncio delle Farc non è, secondo lui, un problema interno della Colombia: “È molto probabile che si trasformi in una disputa tra la Colombia e il Venezuela e, forse, degeneri in un conflitto regionale”.

In un articolo pubblicato sul quotidiano El Colombiano, Oppenheimer ha riferito le parole – a lui rivolte – dell’ambasciatore colombiano a Washington: “Il Venezuela sta diventando l’Iran del Sudamerica”. “Esistono molte ragioni – ha aggiunto l’analista – per cui Venezuela, Colombia, Brasile e anche Stati Uniti potrebbero – volendolo o no – entrare in un conflitto regionale”.

L’amministrazione Usa guidata da Donald Trump pare aver messo nel cassetto l’ipotesi di un intervento militare in Venezuela. “Continuo a credere che un intervento americano in Venezuela sia poco probabile”, rimarca Oppenheimer. Che aggiunge: “Ma la rinascita delle Farc e delle Eln in Colombia, con il sostegno del Venezuela, cambia la situazione che c’era negli ultimi anni e aumenta la possibilità che il conflitto interno alla Colombia si allarghi”.

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