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Atene fa la spesa (stealth) a Parigi e si candida a nuovo military hub mediterraneo

Si avvicina una più ampia cooperazione strategica tra Parigi e Atene dopo la lettera di intenti per acquisire due fregate Belh@rra firmata dai ministri della Difesa nazionale Nikos Panagiotopoulos e dalla sua controparte parigina Florence Parly. Panagiotopoulos è stato ospite della collega d’oltralpe autorizzato dal ministro degli Esteri Nikos Dendias per concordare i prossimi passi e costruire due navi multi-ruolo, basate sulle specifiche esigenze della Marina greca.

Quindi dopo gli F35 inizialmente destinati alla Turchia, di cui una parte potrebbero essere dirottati su Atene, ecco un altro pezzetto di forniture (questa volta Ue) che vengono orientate in Grecia, sempre più nuovo hub strategico del Mediterraneo (in chiave Turchia ma anche mediorientale).

MEZZI

Da poche ore si è svolta la prima cerimonia di taglio dei metalli per la costruzione della prima fregata Belh@rra nei cantieri Naval Group di Lorian alla presenza di un parterre significativo: il ministro della difesa francese Florence Parly, il capo della DGA Joel Barrel, l’ammiraglio della marina francese Christophe Prazuck, l’ammiraglio greco Nikolaos Tsounis, oltre a diverse delegazioni straniere. Un passaggio significativo per calibrare il cronoprogramma di lavori e consegne.

E la Grecia ha indicato interesse per la seconda e la quarta fregata. Più in generale non è questa solo una voglia di armarsi fine a se stessa, ma rientra in un complessivo ragionamento analitico tarato sia sulle nuove contingenze esistenti nella macro regione, sia sul ruolo che Atene si è ritagliata in questo anno di ritorno sui mercati e di cambio di governo. A chi osserva che le finanze greche al momento non sono in grado di affrontare questa spesa, il governo replica ufficiosamente che Atene potrebbe escogitare una via di fuga: ovvero prendere parte con una quota minima al programma Belh@rra della Marina francese.

STRATEGIE

In quel fazzoletto di Mediterraneo le tensioni restano altissime per via delle provocazioni di Ankara sul dossier energetico, sulle rivendicazioni territoriali a Cipro, sulle pretese verso le isole greche contese. Anche questo quadro ha fatto sì che il ruolo di Atene sia cambiato sostanzialmente, come dimostra l’accordo Usa-Grecia per le quattro nuove basi in terra ellenica (con i droni Uav già operativi dalla base aerea di Larissa). Ma la dotazione militare greca è in una fase di generale ristrutturazione. Detto degli F16 che andranno in questi mesi riammodernati, Atene ha già acquistato (di seconda mano) alcune decine di elicotteri Kiowa dagli Stati Uniti, da destinare al pattugliamento sia delle isole su cui Erdogan fa la voce grossa, sia delle nuove pipeline dei gasdotti Tap e Tanap.

SCHEMA

Parlando in greco, il capo del settore navale della difesa francese di proprietà statale ha rivolto specificamente un invito all’ammiraglio ellenico: “Ammiraglio Tsouni, grazie per essere venuto oggi in Lorena. È un onore e un grande piacere per noi. Siamo a disposizione della Marina greca”.

Quindi anche se ufficialmente il governo greco non ha preso una posizione formale sull’acquisto (stimato in 1,5 miliardi di euro), è di tutta evidenza come il dado sia tratto. E le parole del ministro Parly lo confermano: “La lettera di intenti tra Parigi e Atene vuole preparare il mercato per le due fregate francesi e Parigi si è impegnata a soddisfare la Grecia”. La costruzione della prima fregata (ribattezzata dai francesi FDI) dovrebbe essere completata entro la fine del 2023. E la Marina greca nel 2024 ne riceverà una.

FDI

Si tratta di una fregata stealth “invisibile” dotata di una tecnologia innovativa che le consentirà di mantenere la sua capacità operativa anche dopo un attacco. Sarà dotata di capacità di guerra di superficie di alto livello, nonché antiaerea, antisommergibile e destinata alla guerra asimmetrica, con tutti i sistemi integrati che verranno certificati dalla Nato. Sarà dotata inoltre di trenta missili antiaerei/anti-balistici, di un radar AESA, due sonar, una versione sofisticata del CAPTAS-4 di Thales e un sonar frontale Kingklip Mk2, nonché di siluri MU90, con una gittata di oltre 12 chilometri.

Ma il maggiore vantaggio comparativo della nuova fregata deriva dalla sua capacità di alimentazione offshore, grazie a Scalp Naval, il missile Naval Cruise Missile (NCM) con un raggio di oltre 1.000 chilometri. La fregata sarà in grado di trasportare anche elicotteri NH90 e un UAV da 700 kg.

twitter@FDepalo

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