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Fraccaro chiama, Parmitano risponde. La prima call del comandante della Stazione spaziale

Dall’orbita terrestre a palazzo Chigi. Il primo colloquio di Luca Parmitano da comandante della Stazione spaziale internazionale, a poche ore dal passaggio di consegne con il russo Alexei Ovchinin, è stato con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, fresco di delega ricevuta dal premier Giuseppe Conte per le politiche relative a spazio e aerospazio (qui le sue prime parole). Con Fraccaro, c’era anche l’ammiraglio Carlo Massagli, consigliere militare del premier e segretario del Comitato interministeriale per il settore insediato a palazzo Chigi.

GLI AUGURI

Prima di tutto, gli auguri per il prestigioso incarico: “Il comando della stazione – ha detto Fraccaro – è il giusto riconoscimento per la grandissima professionalità e le straordinarie competenze che ha dimostrato in questi anni riuscendo a raggiungere traguardi al di là di ogni aspettativa”. Congratulazioni sono arrivate anche dall’ammiraglio Massagli: “L’umiltà, la competenza e la serietà con la quale ha affrontato questo cimento sono, e saranno, d’insegnamento per tutti noi”. Da parte sua, AstroLuca si è detto “grato per essere stato scelto come comandante, e grato al mio Paese perché se sono qui lo devo a tutti coloro che hanno partecipato alla mia educazione”.

OBIETTIVO: RILANCIO DELL’AEROSPAZIO

Nei venti minuti di conversazione, c’è stato anche modo di parlare dell’agenda politica spaziale. Il primo italiano al comando dell’Iss “è un simbolo dell’eccellenza italiana in campo aerospaziale, e abbiamo l’obiettivo di rafforzare questa posizione investendo sempre di più nel settore”, ha spiegato Fraccaro. Dal sottosegretario è arrivato dunque “l’impegno di dare alle politiche aerospaziali un posto di rilievo nell’agenda di governo dei prossimi anni perché sono il volàno per lo sviluppo, l’innovazione e la competitività del Paese; credo fermamente nella ricerca aerospaziale, sarà questa la grande sfida del prossimo futuro”.

IL SOSTEGNO DEL PAESE

In orbita a circa 27mila chilometri orari, fanno sapere dalla segreteria di Fraccaro, Parmitano ha ringraziato il sottosegretario esprimendo soddisfazione per la volontà di aumentare gli investimenti in aerospazio. “Apprezzo molto il sostegno e la vicinanza – ha detto l’astronauta – l’Italia ha un potenziale immenso nel settore aerospaziale ed è necessario valorizzare le nostre specificità ponendoci traguardi sempre più ambiziosi”. Poi, il suggerimento al livello di ambizione da mantenere: “Dobbiamo essere protagonisti anche delle prossime missioni sulla Luna e su Marte”, quelle che vedono gli Stati Uniti in prima linea con il programma Artemis.

FUORI DALLA STAZIONE ANCORA UNA VOLTA

Dalla nota relativa alla telefonata arriva anche conferma di ciò che si vociferava da diverso tempo: una nuova attività extra-veicolare per Parmitano dopo quella condotta nel 2013 nell’ambito della missione “Volare”. Allora, AstroLuca fu il primo italiano a uscire dalle rassicuranti mura della stazione orbitante. E mentre l’astronauta tornerà all’esterno, sulla Terra, precisamente a Siviglia, si terrà la riunione ministeriale dell’Agenzia spaziale europea (Esa), già definita “l’appuntamento dell’anno” poiché lì si deciderà il futuro dello Spazio del Vecchio continente. “Lei dallo spazio e io dalla Terra avremo il compito di far sventolare alto il tricolore”, ha notato Fraccaro, che è riuscito anche a prenotarsi per un viaggio spaziale. “La prossima volta – ha detto a Parmitano – mi tenga libero un posto”.

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