Anche le feste in Russia sono più una questione di nazionalismo che di tradizione e anche la notte degli spiriti non fa eccezione. Però, più la tendenza a celebrare Halloween diventa globale, e la Russia non fa eccezione, più l’opposizione interna nel Paese aumenta.
Quest’anno, la Chiesa Ortodossa e il governo sono partiti nella loro lotta a zucche e pipistrelli con largo anticipo e forse un pizzico di cattiveria in più, visto che l’avvocato Vitaly Milonov, membro del Partito Russia Unita, quello del presidente Vladimir Putin, ha dichiarato che la festa è contro la legge russa ed è collegata alle attività di pericolose organizzazioni del mondo dell’occulto. “Ogni stupido insegnante che autorizzerà la celebrazione di Halloween a scuola – ha tuonato Milonov durante una conferenza stampa organizzata apposta sul tema – avrà compiuto un gesto illegale. Non c’è nessuna Chiesa che autorizzi una festa del genere”.
Non sono mancate, in molto istituti del Paese, anche circolari che mettevano in guardia i genitori sulla pericolosità di questa ricorrenza, invitandoli a denunciare istituti e singoli insegnanti che permettevano la celebrazione di questo culto non autorizzato e in netta opposizione ai valori e le tradizioni nazionali.
Già così, lo scenario è da film dell’orrore, ma c’è anche di peggio. Un prete ortodosso a Chelyabinsk, infatti, è andato oltre e ha detto che non solo Halloween va evitato, ma che mascherarsi da Joker, il personaggio protagonista dell’omonimo film che sta sbancando i botteghini di mezzo mondo, è indice di “ribellione verso la realtà della società borghese”. Una vera e propria opera di “ingegneria politica”, per incoraggiare la gente a prendere parte a un movimento che ha come unico obiettivo quello di destabilizzare lo Stato russo e corrompere l’identità spirituale della nazione.
Episodi che possono fare sorridere, ma anche, con il passare degli anni e la penetrazione sempre più insistente di zucche, pipistrelli e vestiti da strega iniziano ad allarmare i cultori dell’identità russa. Diversi gruppi religiosi dentro e fuori la Chiesa Ortodossa ufficiale hanno detto che Halloween non può coesistere con i valori nazionali. Anche il leader della Crimea, Sergei Aksyonov sembra determinato a proseguire nella stessa direzione e ha parlato di una vera e propria “aggressione culturale e spirituale ai valori della Russia, un puro esempio di satanismo sotto forma di maschere e intrattenimento”.
C’è poi chi cerca di contrapporre a questa pratica potenzialmente deleteria, l’esaltazione dei valori nazionali. Nella oblast (provincia) di Kirov, hanno proposto di fare durare i festeggiamenti per il 4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale, in cui si ricorda il respingimento delle truppe polacco-lituane fuori da Mosca nel XVII secolo, per l’intera settimana. Facendo partire le celebrazioni in pompa magna, guarda caso, proprio il 31 ottobre.