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L’Italia non ha infranto le regole. La risposta di Gualtieri all’Europa

Clò, def

La risposta italiana alla Commissione europea sulla manovra è stata pubblicata questa mattina (qui il testo integrale). Il governo giallorosso è stato semplicemente prudente nell’indicare nella nota di aggiornamento al Def che una discesa repentina del debito pubblico nei prossimi mesi è davvero cosa difficile. Anzi, a dire il vero per il 2020 il deficit strutturale peggiorerà dello 0,1%. Peccato che Bruxelles, pronta ad entrare nell’era di Ursula von der Leyen, si aspettava una correzione dello 0,6%. Di qui una puntura di spillo all’Italia, con una lettera di chiarimenti arrivata due giorni fa sul tavolo del ministro Roberto Gualtieri.

TRA OTTIMISMO E PRUDENZA

“Confidiamo che i nostri sforzi di consolidamento fiscale e di riforma strutturale porteranno ad un’ulteriore riduzione dello spread, producendo risparmi di bilancio sulla spesa per interessi e un ulteriore miglioramento del saldo strutturale”, ha scritto Gualtieri nella missiva di risposta a Bruxelles. Le stime contenute nel Documento programmatico di bilancio, spiega il titolare di via XX settembre, “sono abbastanza prudenti, perché non tengono conto dell’impatto sul gettito del piano per la promozione dei pagamenti digitali. L’obiettivo è di superare di gran lunga le stime sia del controllo della spesa sia della tax compliance”.

NESSUNA VIOLAZIONE DELLE REGOLE

Un altro punto su cui insiste il ministro, è il rispetto delle regole europee. “Il progetto di bilancio per il 2020 non costituisce una deviazione significativa dalle regole. Il deficit strutturale mostra un leggero deterioramento, dello 0,1%, ma l’output gap peggiora perché l’economia italiana sarà ancora in una situazione difficile. In più c’è la richiesta di 0,2 punti di flessibilità per eventi eccezionali”.

IN DIFESA DI QUOTA 100

Un passaggio della lettera è infine sul meccanismo di uscita anticipata Quota 100 che, si legge, “rimarrà in vigore fino al 2021, come originariamente stabilito. Anche se questa politica comporta dei costi, non altera i pilastri chiave del nostro sistema pensionistico, come un’alta età pensionabile obbligatoria e una graduale transizione al sistema contributivo”. Crediamo – continua Gualtieri – che cambiamenti frequenti nelle regole per la pensione anticipata potrebbero essere dannosi e sottolineiamo che il numero di domande per quota 100 è significativamente inferiore alle stime iniziali”. Quanto invece al reddito di cittadinanza, la riduzione della povertà e l’attivazione del mercato del lavoro consentiranno miglioramenti significativi, rispondendo alle raccomandazioni della Commissione.

 

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