La visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Camera dei Rappresentanti “è l’occasione per dire grazie all’Italia, l’alleato più forte e fidato che abbiamo nella Nato”. A esprimere queste parole di grande apprezzamento nei confronti della Penisola è stata la speaker della Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi, nella dichiarazioni alla stampa insieme al capo dello Stato in visita negli Usa.
IL RINGRAZIAMENTO DI PELOSI
Dicendo così Pelosi (nata da genitori italoamericani, il nonno materno del Molise mentre quello paterno dell’Abruzzo), ha rimarcato alcuni dei concetti espressi ieri dallo stesso Mattarella, che durante il punto con i cronisti al termine dell’incontro con Donald Trump aveva replicato alla richiesta americana di aumentare le spese militari proprio ricordando l’impegno italiano in tante missioni all’estero.
Poi, dopo aver ricordato che l’Italia ospita molti soldati americani, Pelosi, in aperta polemica con Trump (alla Camera si è avviato il processo di impeachment) ha aggiunto che si rallegra “di lavorare insieme” a Roma “per rafforzare e migliorare ancora i legami economici e politici, nel quadro del rafforzamento dei legami transatlantici in senso lato”.
LE PAROLE DI MATTARELLA
Sergio Mattarella, nell’indirizzo di saluto per il brindisi offerto in suo onore al Congresso da Pelosi, ha ricambiato dicendo che “i nostri Paesi hanno potuto scegliere percorsi di pace e di prosperità, e di questo la Repubblica Italiana è grata”. Italia e Usa, ha sottolineato, “sono uniti dall’appartenenza a una stessa comunità: quella delle democrazie, fondata sulle scelte di libertà che hanno fatto seguito alla sconfitta del nazifascismo. Sappiamo – ha aggiunto – quanto il contributo degli Stati Uniti sia stato cruciale per la liberazione dell’Europa dal totalitarismo e l’inestimabile apporto recato, nei decenni successivi, alla causa della stabilità internazionale. L’opzione per l’Alleanza Atlantica – che ancora oggi è cardine del nostro impegno globale per la sicurezza – è stato un passo decisivo”.
Poi anche il presidente della Repubblica si è soffermato sull’apporto italiano alla pace e alla stabilità globali. “Con la propria presenza in Afghanistan – a lungo con il secondo contingente più numeroso dopo quello americano – l’Italia ha offerto prova concreta del proprio impegno contro il terrorismo e della propria vicinanza al popolo americano dopo la tragedia dell’11 settembre”, ha rimarcato, segnalando anch’egli la comune visione di Roma e Washington.
ALLEATI LEALI
“Italia e Stati Uniti, alleati leali”, ha detto ancora Mattarella, “proseguono un impegno comune che ha importanza cruciale per portare stabilità nei teatri più sensibili. Il nostro ruolo nel Mediterraneo allargato discende dalla consapevolezza che quel mare rappresenta una frontiera globale in cui l’Italia è chiamata a un ruolo di prima linea, in coordinamento con alleati e partner. Pensiamo soltanto – ha aggiunto – all’importanza di quell’area rispetto a flussi di migrazione di portata globale. Vi si collega il nostro lavoro congiunto nel Sahel, dove si incrociano temi di migrazioni, di sviluppo e di contrasto al terrorismo. Così come l’attenzione verso i Balcani, cerniera sottoposta a pressioni che non debbono mai più tornare ad essere laceranti”.