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La Difesa europea inizia nel Golfo di Taranto. Al via Ocean2020

Prenderà il via domani la dimostrazione di Ocean2020, il primo progetto di ricerca militare della nascente Difesa europea. È a guida italiana, con Leonardo alla testa di 42 partner di 15 Paesi, e anticipa i programmi che verranno finanziati dal prossimo anno con il più cospicuo Fondo europeo di Difesa.

LE OPERAZIONI

La dimostrazione coinvolgerà per due giorni nel Golfo di Taranto sei unità navali, nove sistemi a pilotaggio remoto, cinque satelliti, due reti di comunicazioni a terra, quattro centri nazionali di coordinamento (i cosiddetti Moc) e un prototipo di centro di comando (l’Eu Moc) installato a Bruxelles. A coordinare il tutto sarà la Marina militare, per operazioni che hanno l’obiettivo di testare il ricorso ai droni per la sorveglianza in mare e l’interdizione alle unità eventualmente ostili. Le manovre permetteranno inoltre di valutare le capacità di integrazione e interoperabilità a livello europeo e nell’ambito di operazioni congiunte con la Nato. Saranno dunque simulati scenari complessi, con l’obiettivo di interdire il passaggio a un natante ostile e intercettare una nave posamine nemica durante una operazione anfibia.

IL PROGETTO

Il programma è “Open cooperation for European maritime awareness”, sintetizzato nell’acronimo Ocean2020 e il primo tra quelli finanziati dal nuovo sforzo dell’Unione europea nel campo della Difesa. Con un valore dichiarato di 35 milioni di euro, è difatti sostenuto dall’Azione preparatoria dell’Ue per la ricerca militare (Padr), uno dei due embrioni del Fondo (Edf) che prenderà il via nel 2021 per dotarsi di 13 miliardi di euro fino al 2027. A gennaio dello scorso anno, l’Agenzia europea per la difesa (Eda) ha scelto in qualità di contracting authority di affidare Ocean2020 al consorzio guidato da Leonardo e composto da industrie, enti di ricerca e i ministeri della Difesa di Italia, Grecia, Spagna, Portogallo e Lituania. Tra i soggetti della Penisola coinvolti ci sono Fincantieri, Ids, l’Istituto affari internazionali (Iai) e le joint venture della società di piazza Monte Grappa Telespazio e Mbda. Partecipano poi tante grandi realtà continentali, come la spagnola Indra, la svedese Saab e la francese Safran.

I SISTEMI NEL GOLFO

Si prevedevano da subito due dimostrazioni. Quella di domani e dopodomani è la prima, a cui si aggiungerà il prossimo anno quella in scena nel mar Baltico. Leonardo parteciperà nel Golfo di Taranto con una serie di assetti, a partire dai sistemi di sorveglianza, difesa e comunicazione a bordo delle due fregate Fasan e Martinengo della Marina italiana. Ci sono poi gli elicotteri pilotati a distanza SW-4 Solo e AW Hero, l’elicottero SH-90A su Nave Martinengo, sensori radar avanzati a scansione elettronica a bordo dei velivoli unmanned, servizi di telecomunicazione di Athena Fidus sviluppati da Telespazio e servizi di osservazione della terra erogati attraverso la piattaforma Seonse di E-Geos utilizzando le capacità di Cosmo-SkyMed, il sistema d’osservazione made in Italy.

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