Atene e Brasilia sono le prossime due tappe del Presidente cinese Xi. Ovvero la Cina si prepara a due appuntamenti significativi in ottica economica e geopolitica, segno di uno scatto in avanti da parte del governo per corroborare la sua strategia.
QUI ATENE
Non solo Cosco. Il porto del Pireo è la punta di un iceberg chiamato Pechino, il delta della strategia cinese nel Mediterraneo. Il presidente cinese Xi Jinping sarà in Grecia dal 10 al 12 novembre per una visita di Stato su invito del presidente greco Prokopis Pavlopoulos. Una primizia guardando agli ultimi undici anni. In sostanza se da un lato il partito conservatore di Nuova Democrazia del neoeletto Primo ministro Kyriakos Mitsotakis ha avviato il processo di costruzione di un rapporto più stretto con Pechino da oltre un decennio, dall’altro il governo Tsipras ha fatto della Grecia il primo partner mediterraneo ad iscriversi ufficialmente alla Belt and Road Initiative.
Dal 2004 la strategica ellenica verso oriente è stata tarata su una doppia prospettiva: approfittare della propria peculiare posizione geopolitica e di conseguenza diventare un hub macroregionale per il commercio e l’energia. È chiaro che alla luce della crisi economica del 2012 in Grecia, questa politica si è fatta più rilevante rispetto alle iniziali aspettative, con le relazioni tra Cina e Grecia che si sono rafforzate anche per via della obbligata privatizzazione del Pireo. Non va dimenticato che l’obiettivo di Cosco è, entro un triennio, far diventare il Pireo il primo scalo del Mediterraneo.
TURISMO
Tra i due Paesi anche una nuova frontiera di cooperazione legata al turismo, dal momento che il fondo cinese Fosun, già proprietario del Club Mediterranee, ha appena inglobato Thomas Cook. Il traffico aereo tra Cina e Grecia dovrebbe aumentare in modo significativo nel prossimo futuro: i due governi hanno siglato un nuovo protocollo d’intesa che consentirà alle loro compagnie aeree di raddoppiare il numero di voli tra Cina e Grecia. L’obiettivo di Pechino è passare dagli attuali 100mila turisti all’anno cinesi in Grecia a un milione nell’arco di un lustro. Air China serve Atene da Pechino tre volte a settimana, tutto l’anno.
QUI BRASILIA
Il 13 e 14 novembre Xi sarà a Brasilia, in occasione dell’undicesimo vertice Brics che raggruppa Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Obiettivo, cementare i rapporti bilaterali con i leader di altri Paesi sulla cooperazione Brics. Le nuove aree di cooperazione toccheranno il rafforzamento della cooperazione in materia di scienza, tecnologia e innovazione; il rafforzamento della cooperazione in materia di economia digitale; il rafforzamento della cooperazione nella lotta contro la criminalità transnazionale, in particolare contro la criminalità organizzata, il riciclaggio di denaro e il traffico di droga; e lo stimolo al riavvicinamento tra la New Development Bank (NDB) e il BRICS Business Council.
Cina e Brasile si trovano alla vigilia di una fase nuova: come da intese nate in occasione della visita del presidente brasiliano Bolsonaro in Cina, è stata raggiunta un’intesa per nuove partnership sull’asse Pechino-Brasilia. Si parla già di un “decennio d’oro” del meccanismo Brics. Dal Brasile all’India: la decisione dell’India di stare fuori dal Partenariato economico globale regionale (Rcep) nella sua forma attuale si intreccerà con il summit brasiliano, dove la Cina verosimilmente tenterà di includere l’India nel sistema in questione per le sue enormi opportunità di mercato.
In occasione di un pre vertice informale tenutosi a Mamallapuram, Modi ha osservato a Xi che l’India attende con impazienza il Rcep, ma è importante mantenere un equilibrio tra commercio di beni, servizi e investimenti. E dal momento che Xi ha assicurato che le preoccupazioni indiane sarebbero state prese in considerazione, ecco che a Brasilia potrebbe nascere un nuovo mega polo orientale con alla base una sorta di meccanismo India-Cina che diventerebbe regista di un nuovo copione.
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