Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Così la Francia condanna un attacco sui civili in Siria

La Francia ieri ha preso una posizione – ufficiale –  sulla Siria. Ha “fermamente condannato i continui e indiscriminati attacchi missilistici con cui il regime siriano e i suoi alleati prendono di mira Idlib, in particolare l’attacco compiuto il 20 novembre contro un campo profughi vicino al confine turco, in una zona in cui molti siriani in fuga dai combattimenti si erano rifugiati”.

Parigi, in una nota diplomatica del ministero degli Esteri, dice che queste “continue ostilità minano gli sforzi per trovare una soluzione politica credibile e negoziata ai sensi della risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.

L’attacco è stato condotto con ogni probabilità dalle milizie iraniane che si trovano nella zona. Il campo per rifugiati colpito è quello di al Aqh, che si trova qualche dozzina di chilometri da Idlib, l’area in cui il regime siriano e i suoi alleati – l’Iran e la Russia – hanno spinto milioni di sfollati siriani e di ribelli combattenti. È l’unica fascia di paese che tecnicamente ancora non è sotto il controllo degli assadisti, ma è un potenziale fronte in apertura da mesi.

Diversi civili sono stati uccisi, svariati i bambini coinvolti: ci sono immagini molto crude, tipiche del conflitto siriano, durante il quale la riconquista territoriale del regime ha prodotto oltre cinquecento mila morti. Il bombardamento è stato condotto con ogni probabilità con un Tochka-U, un missile iraniano che prima di colpire il bersaglio lascia cadere svariate cariche. L’effetto è quello delle bombe a grappolo (vietate da blande convenzioni internazionali). Le conseguenze sono devastanti: coprono un aerale ampio senza diversificazione del bersaglio.

Nei giorni scorsi l’aera era stata battuta dagli aerei di intelligence russi, segnalano dal posto. Evidentemente c’era un interesse  a raccogliere informazioni. Potenzialmente erano in caccia di qualche leader ribelle. L’attacco iraniano potrebbe essere letto come una punizione contro i civili che hanno dato copertura a qualcuno di scomodo per il regime.

La posizione francese è forte, e segna il passo con cui Parigi intende guidare certe dinamiche diplomatiche internazionali per conto dell’Unione europea – che dal conflitto siriano, come da diversi altri dossier, è debole e difficilmente esce con una voce congiunta.

(Foto: Edlib Media Center)

×

Iscriviti alla newsletter