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Regionali o ricostruzione. Il bivio dei 5 Stelle passa da Rousseau

Fermarsi a riflettere, prendersi una pausa da una campagna elettorale permanente in attesa degli Stati Generali del Movimento 5 Stelle che si terranno a marzo, oppure presentarsi ancora una volta davanti agli elettori di due regioni, Emilia Romagna e Calabria, in cui a gennaio si voterà per eleggere presidente della Regione e giunta. La scelta è in mano agli iscritti di Rousseau, la piattaforma del Movimento 5 Stelle a cui il Capo politico Luigi Di Maio ha scelto di dare voce per prendere una decisione: presentarsi o meno alle elezioni. Una scelta che però scontenta tanti grillini, soprattutto nelle due regioni in cui si andrà a votare.

“Tanti attivisti e portavoce dell’Emilia-Romagna in questi mesi hanno manifestato la volontà che il MoVimento 5 Stelle si presenti alle elezioni regionali in programma per il prossimo 26 gennaio 2020”, si legge su un post pubblicato sul sito del Movimento 5 Stelle Emilia Romagna, che prosegue invitando gli attivisti “a votare no al quesito proposto su Rousseau per permettere la presentazione delle lista MoVimento 5 Stelle alle prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna”. Ai 5 Stelle emiliano romagnoli, quindi, la “pausa elettorale” non piace, e lo manifestano anche esponenti nazionali come Maria Edera Spadoni, vice presidente della Camera ed esponente di punta del M5S in Emilia-Romagna. “L’Emilia Romagna – ha scritto sulla sua pagina Facebook Spadoni – è stata la culla del Movimento 5 Stelle dieci anni fa. Per noi tutti un onore. L’Emilia Romagna combatte con la Calabria la lotta al cancro della ‘ndrangheta. Insieme vogliamo continuare a combattere per queste due splendide regioni, eleggendo le sentinelle dei cittadini nelle Regioni Emilia Romagna e Calabria”.

Anche i 5 Stelle calabresi non la pensano diversamente, anzi, a poche ore dalla pubblicazione del post sul Blog delle Stelle in cui si dava la notizia della votazione, le reazioni di parlamentari e consiglieri regionali hanno iniziato a riempire le pagine Facebook personali e ufficiali. Francesco Forciniti, deputato calabrese, si è lamentato di un “quesito cervellotico”, sottolineando: “È assurdo che già adesso venga proposta una pausa fino a marzo, giusto in tempo per poter partecipare alle elezioni regionali in Campania, alle quali evidentemente il Movimento tiene di più. Come si fa a sapere già da ora che a marzo magicamente saremo di nuovo pronti? Mistero! Non permettiamo che il Movimento abbandoni la Calabria… Votiamo tutti No!”. Così anche la senatrice Bianca Laura Granato, calabrese, ha rispolverato il vecchio logo del comitato per il No al referendum costituzionale del 2016: “Vota No per dire Sì alla lista 5 Stelle in Calabria ed Emilia Romagna”.

La scelta del voto su Rousseau, ha spiegato Luigi Di Maio a L’Aria che tira, si è resa necessaria perché delle due l’una, o ci si presenta alle elezioni regionali oppure si procede con la riorganizzazione del Movimento. “Se noi ci presentiamo in Emilia Romagna e in Calabria adesso, non avremo tempo ancora una volta di fare degli stati generali, mentre ci diciamo che questo Movimento ha bisogno di una organizzazione solida”. Se partecipare o no alle elezioni, ha sottolineato Di Maio, “lo decideranno gli iscritti, ma tutte e due le cose insieme non riusciremo a farle”.


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